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sabato 31 marzo 2012

di Unknown

Collezionisti "a tempo determinato" all'Artothèque de Rome in via Margutta 85


Berlino, Parigi e New York già conoscono la formula originale dell'Artothèque
A Roma è approdata dal dicembre scorso, in una galleria sita in via Margutta numero 85, grazie all'impegno della francese Sabine Oberti .
Vi starete chiedendo cosa sia questa Artothèque. Cominciamo con il dirvi che non si tratta  della solita galleria d'arte con il suo team di artisti affiliati e la brama di vendere a collezionisti incalliti.


Qui i malati di sana possessività compulsiva sono out.
J. Dine
O meglio, possono anche loro partecipare al meccanismo, ma con una piccola clausola: le opere non sono in vendita a cifre esorbitanti ma in affitto ed a spese modiche, anche quando si ha a che fare con un Pinocchio firmato Jim Dine.

Come ci ha spiegato personalmente la direttrice della galleria romana, il nuovo concetto ha l'obiettivo di rendere l'arte accessibile a tutti e di far girare le opere tra i propri associati, in modo da moltiplicare la loro conoscenza e la loro sensibilità verso l'arte contemporanea.

La galleria vuol essere un punto di incontro e scambio continuo, in questo senso molto simile al funzionamento delle biblioteche: è sufficiente iscriversi all'associazione, tramite il pagamento di una quota annua e la sottoscrizione delle condizioni generali, per prendere in prestito ogni tre mesi un'opera d'arte tra quelle disponibili della collezione, scelte accuratamente da un comitato di esperti. 

L'opera verrà consegnata a casa vostra o nella vostra azienda ed allo scadere del periodo di prestito, dopo averla guardata, osservata, vissuta, riflettuta, presentata ai vostri amici e chiacchierata, verrà ritirata e se vi va barattata con una tutta nuova. E forse - se è vero il detto che "si comprende il vero valore di una cosa solo quando la si perde" - solo allora ne comprenderete a pieno il potenziale artistico. 

M. Flore
Una linea che combina la leggibilità dell'opera alla scoperta di nuovi talenti internazionali. 

Divertente no? 
Sarà un po' come avere una galleria personale nel proprio salotto, in cui ospiterete un artista dietro l'altro e tra un'opera e l'altra vi ritroverete ad essere sempre più appassionati e sensibili nei confronti dei nuovi linguaggi artistici.
Farete parte di un meccanismo che anzichè imbrigliarvi in contratti e legami a vita, sprigionerà emozioni e sensazioni di volta in volta sempre nuovi.

Strano... in un periodo in cui il lavoro a tempo determinato per noi giovani sembra una condanna a cui, più nolenti che volenti, dobbiamo abituarci... l''idea di "collezionista a tempo determinato" per un'opera d'arte ci piace! Auguriamo a Sabine di trovare larghi consensi e riscontri anche qui in Italia.

Curiosi? Allora non vi resta che fare un salto nella galleria, magari in occasione della prima mostra che inaugurerà il 4 aprile dal titolo 'Sleep Elevations', un ciclo di fotografie della giovane artista francese Maia Flore.

Per saperne di più visitate il sito della galleria.

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mercoledì 14 marzo 2012

di Unknown

La poesia e la forza nel segno di Strazza e Tito

Diciamocelo francamente... La grafica in Italia non ha mai riscosso grande interesse da parte della critica né del collezionismo. 
Da tempo, però, Giuseppe Appella si muove alla ricerca e diffusione di questa arte così sofisticata e che ha il sapore dolce di antico. 
Spesso proprio gli artisti la praticano in maniera marginale, relegandola ad intimo e personalissimo vezzo artistico, il più delle volte sconosciuto perfino al loro fedele pubblico. Strano, però, che proprio nella grafica e nelle molteplici varianti che questa nasconde,  spesso si celi la vena più pura di un artista. Quasi ci fosse una sorta di distanza minima tra il suo pensiero/intenzione e l'opera fatta. 

Dal 10 febbraio, le suggestive mura della galleria romana Sala 1 ospitano un faccia a faccia a colpi di segni, tra due artisti che la grafica la conoscono davvero bene. Appella, curatore d'eccezione,  volendo dare nuovo rilievo a questa forma artistica, presenta una selezione sapiente di lavori, dagli anni Cinquanta ad oggi, di due artisti storici, che come pochi, si sono confrontati nella ricerca incisoria. 

G. Strazza, Trama quadrangolare, 1978
Guido Strazza è uno dei più conosciuti artisti italiani in questo campo. Soprattutto anche grazie al rilievo critico e storico conferito da lui alla disciplina, tramite una ricerca teorica parallela alla pratica.
Non a caso l'auterovole voce di Argan, a riguardo affermava:
"Dell'arte incisoria non esistono, che io sappia, trattazioni analitiche altrettanto vaste e addentrate: la ricerca penetra fino alla sorgente e alla prima mossa del gesto grafico, alla qualità dei mordenti e degli inchiostri, alla grana delle carte, alla microplastica dell'immagine incisa. Quella critica è in parte scritta con intento didattico, ma per lo più è interna al fatto artistico"



T. Amodei, Deposizione, 1961
Tito Amodei, al contrario, conosciuto in qualità di scultore e pittore, è autore di un corpus grafico notevole ma pressoché sconosciuto.
Se fino agli anni '80 la grafica rappresenta quasi un aspetto secondario del suo lavoro, quasi un mezzo preparatorio e di studio, d'ausilio alla scultura, dagli anni '90 in poi il segno diviene autonomo, non più come mezzo ma soggetto stesso dell'opera, una sorta di "segno significante", come lo definì A. Rubini

A volte sembra quasi che alla forza segnica dell'artista non sia sufficiente la grafica e il discorso si completi solo attraverso la scultura. Forse non a caso in occasione della mostra a Sala 1, campeggiano in fondo alla sala, le opere di Tito scultore che meglio evidenziano questo magico legame tra le due attività artistiche.

Mostra interessante per ammirare l'opera di Strazza e per scoprire da vicino la passione e la forza di Tito. 
Affrettatevi perché la mostra chiude i battenti il 10 aprile.

Per info www.salauno.com
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martedì 13 marzo 2012

di Unknown

VideoPost | Il potere della creatività secondo Guido Fabrizi

Nome: Guido.
Cognome: Fabrizi.

Diplomato presso l'istituto Superiore di Fotografia di Roma, negli anni '90 inizia un percorso professionale che lo vedrà spesso occupato in varie campagne fotografiche. 
Dal 2002 comincia a lavorare con agenzie pubblicitarie multinazionali. 
Nel 2011 è stato uno dei tanti artisti che ha optato per il sì a Vittorio Sgarbi nell'ambito della Biennale di Venezia, nel Padiglione regionale a Roma. La sua lettera aperta, pubblicata sulle pagine del quotidiano "Il Giornale", diede una risposta secca al polverone dei no e alle critiche che si moltiplicavano a non finire nell'afa estiva.
"Io fotografo senza padrini non mi vergogno di aver detto sì alla Biennale"
Senza far differenze di casta né di politica e credo, il sì disinteressato di Fabrizi rimbomba come un inno alla libertà creativa, tanto quanto un no ben ponderato...

La libertà di pensiero e di scelta, che si tratti di un sì o di un no, è indice di un'arte pura slegata dai lacci e impalcature del sistema. 

Gli unici meccanismi con cui l'arte deve fare i conti  ci si augura che siano quelli della creatività...Via d'uscita dei vecchi e nuovi "Tempi moderni".

Eccovi un video reinterpretato da Guido Fabrizi che ci ricorda, tramite Chaplin, la forza della creatività, che forse non a caso fa rima con libertà.




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sabato 31 dicembre 2011

di Unknown

La storia della pittura del Realismo socialista

Le soste dinanzi ad ogni quadro sono obbligatoriamente prolungate. La minuzia di particolari, le rughe dei volti, i disegni geometrici dei tappeti, gli sguardi delle folle e i ritratti invitano lo spettatore ad un'osservazione lenta. A questa si addizioni la portata politica e sociale di ogni scena raffigurata.


Realismi socialisti: grande pittura sovietica 1920-1970, questo il titolo della mostra ospitata nelle sette sale del Palazzo delle Esposizioni a Roma, è la più completa rassegna di questo movimento presentata fuori dalla Russia.
Una selezione di quadri, suddivisi cronologicamente, in cui l'iter artistico s'intreccia di continuo con gli eventi politici e storici. 
Il risultato è un racconto per immagini che corre su un doppio binario: la pittura diviene chiave interpretativa della Russia rivoluzionaria e dell'Urss nelle diverse fasi della sua storia.

Si parte dalla pittura del Realismo socialista in seno alle ultime fasi della guerra civile, passando per il potere assoluto ed incontrollato di Stalin, l'invasione nazista e l'unità antifascista con Stati Uniti e Gran Bretagna,  per approdare alla stagione brezhneviana ed arrestarsi agli anni settanta.

Lo sguardo dell'osservatore si perde tra le scene corali con gente comune o in tele di grande formato affollate da autorità politiche. Basti pensare all'opera di Isaak Brodski,  Cerimonia di apertura del secondo Congresso della III Internazionale in cui ogni volto è un ritratto di intenzioni bloccate come in un'istantanea.

Momenti storici raccontati con occhi disincantati e privi di patinatura da manuale,  in cui la forza ideologica dei contenuti si combina con la cura stilistica di ombre e luci che su gote e capigliature insinuano un alito di iperrealtà. 
Numerosi i quadri trionfalistici che ripetono i motivi del culto della personalità, degli operai raggianti, delle famiglie sane e felici, dei collettivi agricoli motivati. Un mondo che spesso risultava molto propagandistico e poco reale.

La mostra mette in risalto tutte le sfaccettature e le contraddizioni di questo grande movimento, che nonostante seguisse l'imperativo ideologico di creare una coerenza artistica, fu invece internamente contrastante e discontinuo, sempre in bilico tra utopia e realtà.

Affrettatevi! La mostra chiude i battenti l'8 gennaio. Ottimo modo per concludere le feste.
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mercoledì 21 dicembre 2011

di Unknown

VideoPost | Nuovo look per la GNAM

La GNAM, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, a Valle Giulia, istituita nel 1883 ma destinata a conquistare la sua sede attuale solo nel 1911, con il Palazzo delle Belle Arti appositamente progettato e poi ampliato da Cesare Bazzani, festeggia oggi i suoi 100 anni dall'apertura rifacendosi il look. 

La Soprintendente dello storico museo romano, Maria Vittoria Marini Clarelli, prendendo spunto da un sondaggio riguardo i desideri dei visitatori, ha ideato un nuovo allestimento più in linea alle nuove mode museali. 

Per saperne di più eccovi un servizio di Inside Art web TV (http://www.youtube.com/watch?v=4A82AKuD6ok).





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venerdì 22 luglio 2011

di Unknown

Una mostra per grandi e piccini al Punto Einaudi Merulana di Roma

Anche se oggi a Roma un preannunciato ma sempre e comunque inaspettato sciopero dei mezzi impazza dalle metropolitane ai tram agli autobus, nessuna scusa sarà buona per perdersi un appuntamento con l'arte e la fantasia come quello che avrà luogo nel nuovo Punto Einaudi Merulana.
Prendete dunque l'auto, la bici, il motorino, un taxi, fatevi 4 bei passi o come ipotetiche eroine di fiabe cartacee fate il pieno di magia e come d'incanto teletrasportatevi in quel di via Merulana, precisamente in Largo S. Alfonso.



Il ciclo di mostre IllustrAzionE..., sei esposizioni personali di artisti che operano nel campo dell'illustrazione per la narrativa d'infanzia e non, apre oggi i battenti.

L'iniziativa vede protagonisti Alberto Macone, Daniela Tieni, Il Pistrice, Simone Rea, Alessandra Fusi e Franca Rovigatti ed include iniziative collaterali come letture di alcuni brani tratti dalle pubblicazioni per l'infanzia illustrate dagli artisti, che saranno effettuate nella libreria Il Posto delle Favole, sempre in via Merulana.

A conclusione del ciclo espositivo una mostra collettiva sottolineerà i tratti distintivi o accomunanti dei diversi artisti.

Il progetto si colloca nell'ambito della riqualificazione culturale del quartiere Esquilino di Roma, nasce dalla cooperazione tra giovani artisti e storici dell'arte ed è reso possibile grazie alla sensibilità di uno spazio poliedrico come il Punto Einaudi Merulana.

A. Macone, Scelta giusta
Ad aprire il ciclo espositivo sarà Alberto Macone, artista biologo, i cui lavori ricordano nella rigorosità e nelle geometrie la precisione scientifica, e insieme mostrano una dimensione intima e immaginativa, tutt'altro che slegata da un ambito come quello delle scienze.
Alberto Macone è nato a Rochester, New York, nel 1971. Si è trasferito durante l'infanzia a Gaeta. Nel 1995 ha conseguito la laurea in Scienze Biologiche presso l'Università La Sapienza di Roma. Successivamente si è diplomato come Specialista in Patologia Clinica, ed ha conseguito il Dottorato di ricerca in Biochimica.
Lavora come ricercatore presso le facoltà di Medicina e Farmacia ed è autore di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali.
Parallelamente alla formazione scientifica, Alberto ha sviluppato una forte attitudine artistica, perfezionandosi da autodidatta dapprima nel disegno, poi nella pittura.
Svolge l'attività di illustratore principalmente su committenza privata e collabora attualmente con la casa editrice Eli di Ancona.

Per i più piccini mostra da non perdere assolutamente, per voi un po' più in là con l'età se proprio non riuscite a partecipare all'inaugurazione di oggi, fateci un salto un altro dì, ne vale la pena, anche per il gusto di rispolverare la vostra fantasia oramai un po' assopita.

Venerdì 22 luglio, dalle ore 19.00
Punto Einaudi Merulana
Largo Sant'Alfonso, 3 (angolo via Merulana)
Roma
Tel. 06 44700084
puntoeinaudimerulana@gmail.com

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martedì 5 luglio 2011

di Unknown

Cy Twombly è morto a Roma


Da qualche parte ricordo di aver letto che qualcuno asseriva di aver sentito la madre dell’artista raccontare che da bambino Cy, piccolissimo, ripeteva sempre: “Da grande andrò a Roma!”. 
Oggi, in un ospedale di Roma, Cy Twombly è morto all'età di 83 anni, malato da tempo per un cancro. 
A dare la notizia è stato Eric Mezil, direttore della collezione Lambert en Avignon.

Twombly giunge a Roma per la prima volta nel '52 accompagnato dall'amico Robert Rauschenberg e subito se ne innamora. Vi ritorna nel '57 per restare a lungo.
Non stupisce quindi il suo desiderio di essere sepolto nella città eterna, a cui era legato da ormai cinquant'anni, anche se ultimamente viveva a Gaeta.

Twombly ( vero nome Edwin Parker jr), nato nel 1928 a Lexington, Virginia, studia presso l'Art Students League di New York dal 1950 al 1951 dove incontra Robert Rauschenberg che lo conduce al Black Mountain College, dove conosce anche John Cage. Suoi maestri saranno Franz Kline, Robert Motherwell e Ben Shahn.



Liricità del segno, musicalità della pittura e candore scultoreo. L'opera di Cy è stata interpretata in diversi e mille modi ma rimane ancora un enigma dell’arte contemporanea. 
Il semiologo francese Roland Barthes parlò di una contrapposizione della scrittura con altri simboli grafici in grado di produrre la scossa che porta allo stato zen dell’illuminazione.
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venerdì 24 giugno 2011

di Unknown

Al MACRO si fa estate

Avranno luogo oggi 24 giugno la conferenza stampa e l'anteprima di MACRO SUMMER 2011, per la presentazione del nuovo ciclo espositivo allestito nelle diverse sale del museo romano di arte contemporanea.

Sicuramente bella da vedere e da attraversare sarà la "nuvola di sabbia" di Tomas Saraceno che sarà esposta nella Sala Enel, trasformata per l'occasione in una sorta di "città aeroporto", capace di "fecondare l’ambiente, la vita sociale e le menti".

Le 16 mostre presentate offrono l'occasione per salutare il Direttore Luca Massimo Barbero che dall'autunno prossimo sarà sostituito dal romano Bartolomeo Pietromarchi

Speriamo che l'estate al Macro porti fortuna e nuova forza per superare il momento di empasse.



Ecco tutte le mostre in programma:

Tomas Saraceno: Cloudy Dunes. When Friedman meets Bucky on Air-Port-City (info)




Roommates / Coinquilini: Guendalina Salini / Marinella Senatore (info)





MACROradici del contemporaneo: Bice Lazzari. L’equilibrio dello spazio (info)




Adrian Tranquilli: All is violent. All is bright (info)





1900-1959: i luoghi dell’ arte “contemporanea” a Roma dalle collezioni del CRDAV. Una selezione (info).




Flavio Favelli: L’Imperatrice Teodora (info)





Riccardo De Marchi: Fori Romani (info





La Collezione e i nuovi arrivi (info)





Esther Stocker: Destino Comune (info)





Giuseppe Stampone: Saluti da L’Aquila (info)





Pietro Fortuna: GLORY II. Le lacrime dell’angelo ( info)





Giovanni De Angelis: Water Drops (info)





Carlo Bernardini: La rivincita dell’angolo (info)





Vittorio Corsini: Xenia (info)





MACROwall: EIGHTIES ARE BACK! Vittorio Messina (info)





SHE DEVIL (info)






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giovedì 23 giugno 2011

di Unknown

Bartolomeo Pietromarchi nuovo direttore del MACRO

B. Pietromarchi
Udite udite, il nuovo direttore del MACRO è  Bartolomeo Pietromarchi.
Romano, 43 anni, con un curriculum vitae ricco ricco.

Dal 1997 al 2003 ha curato il programma di arte contemporanea della Fondazione Adriano Olivetti, per poi divenirne direttore nel 2007. Nello stesso anno ha curato anche la programmazione dell'Hangar Bicocca di Milano. Dal 2008 è tornato a Roma, dove collabora con il MAXXI al progetto pluriennale "Premio Italia arte contemporanea". Ecco alcune mostre recenti da lui curate: “Santiago Serra” a Napoli nel 2009, “Lucy e Jorge Orta”nel 2008 a Venaria Reale, “Nowhere Herope” alla 51esima Biennale di Venezia.

L'assessore alla Cultura Dino Gasperini ha dichiarato: 
"Dopo i tanti incontri e le consultazioni con gli esperti del settore la scelta è ricaduta su un nome giovane con riconosciute esperienze professionali alle spalle. Entro luglio porteremo in Aula la delibera di istituzione del museo con relativo regolamento e a settembre la delibera per la creazione della fondazione. Sono convinto che la scelta di Pietromarchi darà continuità alla crescita del Macro, già avviata da Luca Massimo Barbero che ringrazio per lo straordinario lavoro svolto"
Non ci rimane che augurare buon lavoro al nuovo direttore. 
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di Unknown

Al MACRO in programma l'ADD Festival, arti digitali duemilaundici

"Praticare l'innovazione vuol dire anche cambiare il modo di intendere la pubblica amministrazione, che per essere utile alla comunita' di cui fa parte non puo' disinteressarsi di strategie che mirano alla produzione di creativita', tentando di imbastire una rete finalizzata alla costruzione di sinergie e tesa ad evitare l'isolamento di vari soggetti, dai giovani artisti alle istituzioni quali le Universita', in prima linea per valorizzare la formazione dei talenti futuri. Insieme, si conta, e solamente cosi' e' possibile gettare le basi per un nuovo modello di sviluppo anche su scala nazionale"
Queste le parole del Presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che così ha spiegato il senso delle "Giornate della creatività e dell'innovazione" organizzate dalla Provincia ed in scena al MACRO di Testaccio dal 23 al 26 giugno con ingresso free dalle 16 alle 24: eventi, convegni esposizioni e contemporaneamente anche la seconda edizione dell'ADD Festival, per fare il punto sulle incursioni digitali nell'arte contemporanea.

Di seguito trovate il programma della 4 giorni romana all'insegna della creatività.



23/26 GIUGNO - ADD FESTIVAL 2011

Il Padiglione 9B del MACRO Testaccio ospita le esposizioni di artisti di fama nazionale ed internazionale (Francesca Fini, Tagliamani, Jacopo Ricciardi, Mezzapelle, Rebecca Tillet, Nicola Evangelisti, Trama afonA, Sten & Lex…) e le videopere vincitrici del concorso per artisti emergenti promosso su www.addfestival.com.

Nel Padiglione 9A seminari e tavole rotonde sulla evoluzione delle applicazioni digitali alle arti figurative perfomative

SABATO 25 GIUGNO

h 16.30 
Tavola rotonda: Rivoluzione digitale, comunicazione, creatività 
  • Apertura dei lavori. Parole chiave: comunicazione, cultura, innovazione, Mario Morcellini (Direttore Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Sapienza Università di Roma) 
h 17.00-19.00
Arte e nuovi linguaggi
  • Isabella Pezzini (Docente di Scienze semiotiche, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Sapienza Università di Roma)
  • Luisa Valeriani (Docente di Sociologia dell’arte, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Sapienza Università di Roma)
  • Pierluigi Cervelli (Docente di Analisi psicologica e semiotica dei consumi e della pubblicità, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Sapienza Università di Roma)
Linguaggio digitale e comunicazione
  • Dialogo con Google-Youtube e Zooppa, coordina Silvia Leonzi (Docente di Industria culturale e Media Studies, Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale, Sapienza Università di Roma)
  • Come cambia il linguaggio della pubblicità nel web. Nuove affermazioni e nuovi interrogativi, Americo Bazzoffia (Sapienza Università di Roma, Accademia di Belle Arti di Roma)
  • Creatività al potere, Maria Mussi Bollini (RAITRE)
  • Sperimentando..., coordina Giovanni Ciofalo (Docente di Industria culturale e Media Studies, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale, Sapienza Università di Roma). 
  • Saranno presenti laureati d’eccellenza in Comunicazione che porteranno la loro esperienza di pratiche mediali
DOMENICA 26 GIUGNO 

h 16.30
Tavola rotonda: Rivoluzione digitale, teatro, città
  • Giacomo Verde (artista e performer): Hacker Teatro: ovvero esempi di attitudine Hacker del teatro 
  • Matthew Watkins (artista e teorico - iAMDA): Digital fingerpainting.
  • A creative revolution.Carlo Infante (Managing director di Urban Experience) con Tiziana Amicuzi ed Emanuela Bonella: Urban Experience: giocare la città tra web e territorio
h 18.00-20.00 
Tavola rotonda: Rivoluzione digitale, cinema, videoclip 
  • Christian Uva (Università Roma Tre): Dal corpo all’ultracorpo. L’attore cinematografico e la digital performance
  • Edoardo Dell’Acqua (Centro Sperimentale di Cine- matografia): Democratizzazione digitale
  • Alessandro Alfieri (Università La Sapienza): Videoarte e videoclip. La questione estetica: debiti e influenze
  • Giulio Latini (Università TorVergata): Quel che resta di un giorno/quel che resta del mondo: note sul censimento del visibile tra eredità analogiche e presente digitale
h 20.00 
Premiazione Concorso ADD
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lunedì 13 giugno 2011

di Unknown

L'arte contemporanea di nuovo in Vaticano

Sempre più fitti i rapporti che legano l'Arte Contemporanea alla Chiesa, legami non privi di titubanze e zone d'ombra. 
Una cosa è certa: ultimamente per il Vaticano ogni occasione è buona per rinsaldare l'antico colloquio con l'arte.

G. Ravasi
Così anche questa volta, per festeggiare il sessantesimo anniversario dell'ordinazione sacerdotale di Papa Benedetto XVI, Gianfranco Ravasi, insigne biblista e presidente del Pontificio consiglio della cultura e della Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa, ha pensato di convocare nuovamente una fitta schiera d'artisti contemporanei, chiedendo loro di confrontarsi sul tema scelto: «Splendore della vita e bellezza della carità»

L'inaugurazione della mostra è fissata per il 4 luglio a Roma, nell'atrio della Sala Paolo VI (Aula delle udienze).

Secondo un articolo su "Il Corriere della sera", il Monsignore avrebbe inviato una lettera a circa 60 artisti di tutto il mondo. La lista è lunga ed ancora incerta: andranno depennati i refusès convinti e quelli dell'ultimo minuto, poi inseriti i ripensamenti folgorati sulla via di Damasco. 
Situazioni simili vennero a crearsi per l'incontro del 21 novembre 2009, quando Ratzinger radunò gli artisti nella cornice della Cappella Sistina, a dieci anni dalla famosa "Lettera agli artisti" del suo predecessore Wojtyła e a quarantacinque dal primo incontro di Paolo VI con la "comunità creativa".

B. Viola
Paradigmatico e sconcertante fu il comportamento di Bill Viola, che prima disertò con tanto di diramazione di comunicato e poi cedette alle potenziali lusinghe del Vaticano, forse più economiche che di pensiero, prendendo parte all'incontro svoltosi all'ombra del michelangiolesco "Giudizio Universale".

Per ora i nomi sono solo potenziali, forse saranno riconvocati gli artisti già presenti nel 2009, come appunto Bill Viola, ma anche Mimmo Jodice, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Ettore Spalletti, Jannis Kounellis, Getulio Alviani, Bruno Ceccobelli, Sandro Chia, Nicola De Maria, Giosetta Fioroni, Giuseppe Gallo, Giulio Paolini, Bob Wilson, Anish Kapoor, Carsten Nicolai e tanti altri ancora.

Speriamo che questa volta fili tutto liscio, che polemiche e teorie di credo non disturbino i programmi di Ravasi. Sicuramente ne riparleremo, anche perché la mostra preannuncia anche l’apertura del Padiglione della Città del Vaticano, previsto per la prossima Biennale di Venezia del 2013.
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giovedì 9 giugno 2011

di Unknown

"Would You Be My Miracle?" alla Dorothy Circus Gallery

Di gallerie a Roma se ne trovano davvero tante, ma come la Dorothy Circus Gallery non ne avevamo viste mai.
Unica nel suo genere, specializzata in Surrealismo Pop e Low brow art, sita in Via dei Pettinari, a due passi dal pensieroso Giordano Bruno di Campo dei Fiori. 

Altrettanto originali le scelte espositive. Appena conclusa la mostra dedicata a Mark Elliott e Naoto Hattori che subito se ne inaugura un'altra altrettanto interessante.

Natalie Shau, Dream of winter

Ray Caesar, Day Tri

Paolo Guido, Vita Nova

Da ieri, sulle purpuree pareti del "red velvet space", sono ospitati i lavori dell'eccentrico Ray Caesar e dell'affascinante artista d'origine lituana Natalie Shau. Ad affiancare il duo, l'italianissimo Paolo Guido. Il trio all'insegna della Digital Art conduce in un mondo irreale popolato da strani abitanti.

Durante la serata del Vernissage di ieri, tra un ghigno ed una smorfia delle gentil dame incorniciate, è stato possibile deliziarsi con le note della compositrice Alessandra Celletti.

Una mostra davvero imperdibile per tutti gli amanti del genere!

Per saperne di piú eccovi il Comunicato Stampa.


► Scarica il Comunicato Stampa in formato .pdf
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venerdì 3 giugno 2011

di Unknown

Carsten Holler è il vincitore dell'Enel Contemporanea Award

Mentre il mondo dell'arte contemporanea si accende a Venezia con le "ILLUMInazioni" della Biennale, L'Enel si illumina con le due giostre di Carsten Holler, vincitore dell'Enel Contemporanea Award.
Riunitasi il 2 giugno in Laguna, in concomitanza con la vernice della 54. Esposizione Internazionale d'Arte - di cui Enel è Main Sponsor, la giuria del premio ha decretato il vincitore fra tre artisti di fama internazionale - oltre a Carsten Holler (Belgio), hanno concorso anche Bruce Mau (Canada) e Paola Pivi (Italia).


"Double Carousel with Zollner Stripes", questo il titolo dell'opera, sarà esposta nel prossimo autunno al Macro di Roma.


Due giostre dalle luci multicolore saranno azionate per creare un moto rotatorio antiorario e a rallenty, mentre sulle pareti disegni geometrici in bianco e nero disturberanno la vista.
I visitatori potranno salire sulla scultura ludica e farsi rapire il corpo e lo sguardo dal moto e dagli effetti ottici destabilizzanti.

Il premio, giunto alla sua quinta edizione, ci aveva già affascinato con il battito d'ali sottovuoto del duo Bik Van der Pol, vincitore dello scorso anno.
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domenica 22 maggio 2011

di Unknown

La statua di Papa Wojtyla. Via subito!


All'indomani dell'inaugurazione della statua del Beato Wojtyla a Roma, presso la Stazione Termini, anziché devoti in preghiera, scorgiamo volti perplessi e smarriti. 
I passanti, nonostante la fretta di salire su un autobus che in Piazzale dei Cinquecento fa capolinea, guardano la statua che dovrebbe rappresentare il Papa polacco ed invece un volto sconosciuto li scruta dall'alto verso il basso. 
Se ne è accorto anche L'Osservatore Romano che riguardo l'opera plastica ha scritto: 
"Pecca di una scarsa riconoscibilità. Il suo volto, situato in cima alla struttura, ha solo una lontana somiglianza con quello del Papa"
Le critiche toccano anche altri punti e arrivano da ogni dove. A sollevarsi, perfino le voci dei Papa boys per tuonare:
"Opera incomprensibile, il comune la rimuova".
D'accordo anche il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro che senza peli sulla lingua ha dichiarato:
"La teca di Meier era il male, un bel simbolo di orrore, questa è peggio"
Dalle prime impressioni, tutte negative, le critiche si sono spostate non tanto su chi l'ha donata o realizzata, ma piuttosto su chi l'ha valutata prima di darle il nulla osta.
A questo punto però la questione si fa davvero ingarbugliata e si finisce in un vero e proprio giallo. Chi commissionò l'opera? Chi diede il consenso una volta visti i bozzetti? 
L'opera sarebbe il frutto di una donazione, comunque meritevole, della Fondazione Silvia Paolini Angelucci. La Commissione Storia e Arte della sovrintendenza in un primo momento l'avrebbe rifiutata. Si sarebbe pensato anche di procedere con un bando, ma visto lo stringere dei tempi rispetto alla beatificazione del pontefice si è fatto dietrofront (non si sa se sia stato Alemanno o chi per lui) e si è tornati sulla prima ipotesi, richiamando lo scultore Oliviero Rinaldi

Alzatosi il polverone delle polemiche ora si corre ai ripari ed Alemanno ha già dichiarato:
 "Ascolteremo il parere della gente, con molta calma. Se il giudizio non sarà positivo, magari dei cambiamenti potranno essere fatti"

Il Messaggero ha già confezionato un sondaggio online in cui domanda: "Cosa pensate della statua di Wojtyla inaugurata a Termini?" L'88,4 % dei web lettori ha risposto che non gli piace.
Scontato dire che se all'indomani della morte dell'amato Papa in Piazza San Pietro si urlava "Santo subito!", oggi in Piazzale dei Cinquecento, al cospetto della statua, si pensa "Via subito!". 
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venerdì 20 maggio 2011

di Unknown

Giornata grigia al MACRO: Luca Massimo Barbero dà le dimissioni


Notizia di oggi: Luca Massimo Barbero, direttore del Macro, il museo d'arte contemporanea in via Nizza a Roma, ha ufficializzato le sue dimissioni con una lettera, destinatario il Campidoglio.
Le critiche, come riporta Repubblica, non si sono fatte attendere. Ad esempio, secondo il  noto critico d'arte Achille Bonito Oliva, le cause andrebbero ricercate
 "nell'immobilismo totale di una giunta che trascura l’arte contemporanea".
Nel mirino della polemica nata intorno al caso finisce la giunta comunale romana ed in primis Alemanno e la soprintendenza. Una delle principali problematiche lamentate, risulterebbe essere l'insufficienza dei fondi stanziati ed il lavoro da fare di volta in volta per ottenerli, ma la lista dei perché di Barbero è lunga e non legata solo ed esclusivamente a ragioni economiche.

Luca Massimo Barbero
Certo è che rinunciare ad un elemento come Barbero, che gode di una certa reputazione non solo in Italia ma anche all'estero, è indice del fatto che comincia a traballare tutto un sistema, ancora in fieri ma promettente, ruotante intorno all'arte contemporanea a Roma. O meglio, che quel sistema non goda delle dovute garanzie da parte di chi dall'alto tutto muove. 
Per non essere di parte va anche detto che, per bocca di Alemanno, la storia è tutt'altra, visto che a suo dire le dimissioni non avrebbero accenti polemici. Infatti ha dichiarato:
"Nella lettera di dimissioni che mi ha inviato, il direttore del Macro ritiene concluso un suo percorso personale. Lo ringrazio perché ha fatto un grandissimo lavoro, molto creativo. Nella lettera non ci sono accenti polemici. Adesso bisogna andare avanti con il progetto Macro".
Per ora non ci resta che attendere i nomi papabili al titolo. La decisione, come puntualizzato dal sindaco, toccherà all'assessore Gasperini e al sovraintendente Broccoli
Certo, resta un po' d'amaro in bocca e la certezza di aver lasciato andar via un pezzo importante dell'ingranaggio che muoveva da più di un anno verso l'idea di una Roma centro dell'arte contemporanea.
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venerdì 13 maggio 2011

di Unknown

Mostra da non perdere: "Gli irripetibili anni ’60. Un dialogo tra Roma e Milano"


Dal 10 maggio, presso gli spazi espositivi di Palazzo Cipolla a Roma,è da non perdere la mostra dal titolo "Gli irripetibili anni ’60. Un dialogo tra Roma e Milano".




170 opere, tra quadri e sculture, per restituire l’immagine vitale e propositiva di quel periodo, quando Roma e Milano erano poli cruciali nella definizione di una nuova geografia italiana dell’arte. 

Il visitatore avrà l’opportunità di vedere riuniti gli artisti più importanti di quegli anni: Lucio Fontana, Alexander Calder, Gianni Colombo, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Alighiero Boetti, Luciano Fabro, David Hockney, Yves Klein, Franz Kline, Piero Manzoni, Fausto Melotti, Man Ray, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Günther Uecker e molti altri. 

Un tuffo nel cuore della sperimentazione artistica al 100% dove per creare bastava un monocromo, un ambiente o una tela vuoti, un semplice movimento, un concetto astratto. 

Per maggiori informazioni eccovi il Comunicato Stampa
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domenica 8 maggio 2011

di Unknown

VideoPost | Luca Trevisani è il vincitore del Premio Ettore Fico 2011

Va al già pluripremiato Luca Trevisani, classe 1979, il Premio della Fondazione Ettore Fico Road to contemporary Art, conclusosi oggi a Roma.

Come omaggio a quest'artista poliedrico e attento, vi proponiamo un video di uno dei suoi lavori, trovato spulciando su YouTube.
Per maggiori informazioni vi consigliamo la sua pagina web al seguente link:http://www.lucatrevisani.info/

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venerdì 6 maggio 2011

di Unknown

VideoPost | Biennale Venezia 2011: L'intervento integrale di Sgarbi in Conferenza Stampa

In attesa di una lista ufficiale degli artisti che parteciperanno alla Biennale di Venezia per il Padiglione Italia, vi proponiamo l'intervento integrale di Vittorio Sgarbi durante la conferenza stampa di ieri, 5 maggio 2011, a Roma.

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giovedì 28 aprile 2011

di Unknown

VideoPost | Misticismo contemporaneo tra fili di perle

Opera: Cattedrale, 2002, videoinstallazione, (proiezioni su uno schermo di perle di vetro montate su fili; per un totale di 750.000 perle e 650 fili; audio). 

In questi mesi il video di Alessandra Tesi, artista bolognese di ultima generazione, torna come già nel 2002, negli spazi del MACRO a Roma.
Ambientato nella cattedrale di Notre-Dame di Parigi, presenta aspetti della liturgia cattolica con officianti e corali con paramenti blu e verdi che si ordinano in una processione ripetitiva. L’occhio della camera non inquadra mai le figure intere ma si sofferma sui giochi geometrici del pavimento per creare una sorta di straniamento e incanto.


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mercoledì 27 aprile 2011

di Unknown

VideoPost | Nuovi meccanismi scultorei

Quando la scultura mette in dis-accordo acciaio, masse e volumi, quando la scultura crea e distrugge, quando la scultura è quiete apparente ed esplosione improvvisa.
Siamo rimasti affascinati dall'elucubrazioni artistico scientifiche di Arcangelo Sassolino.

Giovane artista, ex designer di giocattoli, trasforma i principi dell'ingegneria meccanica in metrica scultorea.

Ecco per voi i video in quiete ed in attività di "Piccolo animismo" esposto al MACRO di Roma, nella Sala Enel:






E se non vi bastasse, su You Tube abbiamo scovato anche un altro lavoro dello stesso artista.
La semplice forza di un pistone idraulico ed una trave di legno danno vita ad una performance sonora simile ad uno spettacolo pirotecnico.


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