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venerdì 24 gennaio 2014

di Unknown

Week end a Bologna: Arte Fiera 2014 e Art City vi aspettano

Questo week end va trascorso tutto all'ombra delle due Torri: Garisenda e degli Asinelli.
E' partita la tre giorni di Arte Fiera Bologna. Da oggi fino al 27 Gennaio 2014 la città si veste d'arte e lo fa full time. 
La Fiera Internazionale d'Arte Moderna e Contemporanea si presenta agli addetti e non addetti completamente rinnovata. 172 gallerie allestite negli storici padiglioni n° 25 e 26 ma secondo un progetto curatoriale che le ha suddivise tematicamente. Da quelle dedicate all'arte moderna e contemporanea alle gallerie dedicate all'arte dell'800. Ma la vera sorpresa, ed è il caso di dire meglio tardi che mai, sono le 20 gallerie specializzate in fotografia d'autore con artisti italiani e internazionali. E poi 10 gallerie che collezionano arte dei paesi dell'Europa dell'Est e 15 gallerie che puntano tutto su un unico nome, con esposizioni rigorosamente monografiche. Infine 7 gallerie giocano d'azzardo e decidono di lanciare artisti emergenti.

Se deciderete di partecipare a tasche vuote, non perdetevi Conversations, i 10 incontri e le tavole rotonde con tutti gli esperti del settore coinvolti, che affronteranno i dibattiti sulle tematiche dell’ Arte Fiera 2014.

A fiera chiusa non rintanatevi in casa o in albergo, la città vi aspetta per continuare ad ammaliarvi e sorprendervi con l'arte. Da oggi Bologna mette in atto il suo piano: ArtCityBologna 2014, il programma istituzionale nato dalla collaborazione tra Comune di Bologna e BolognaFiere, per affiancare con mostre, eventi e iniziative culturali in città, la trentottesima edizione di Arte Fiera.


Domani 25 gennaio Art City si trasforma in Art City White Night. 160 gli eventi che animeranno la “notte bianca” a Bologna, ma anche fuori città. Saranno coinvolti musei, palazzi storici, ben 14 gallerie d’arte, la Pinacoteca, l’Accademia di Belle Arti, e poi laboratori, ateliers, hotel, caffè e osterie, piazze e punti del centro città e fuori porta in una maratona notturna per le vie cittadine, subito dopo la chiusura dei cancelli della fiera.

Per conoscere l'itinerario dell'ART CITY Bus e scaricare la mappa clicca qui

Per consultare il programma completo di ART CITY Bologna 2014 visita i siti


www.comune.bologna.it/cultura/
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martedì 12 febbraio 2013

di Unknown

Art Passport, la cittadinanza sotto il segno dell'arte

I progetti in fase di start-up hanno sempre una magia particolare che affascina, forse data dal carico di aspettative sempre in bilico tra sogno e scommessa.
Art Passport, la sfida lanciata dall’associazione bergamasca The Blank, ha tutto il fascino del sogno ma anche la forza prorompente di una razionale progettualità, che mantiene i piedi ben saldi a terra e  si permette il lusso di volare più in alto solo quando può. La sfida consiste nel far rete nel mondo dell’arte contemporanea, sia a livello nazionale che internazionale, ma lo fa in maniera del tutto originale, udite udite: creando passaporti d’arte.
Per aiutarvi a comprendere meglio l’intero progetto, abbiamo rivolto loro qualche domanda.




Da chi e come, è nata l’idea di Art Passport?
Art Passport è l’estensione di un progetto nato per Art Date 2012, tre giornate dedicate all’Arte Contemporanea nella città di Bergamo organizzate da The Blank. L’idea è nata sviluppando su un piano artistico il modello dei timbri presenti lungo il Cammino di Santiago di Compostela, nei luoghi di culto Giapponesi o nei rifugi di montagna. In tutti questi posti abbiamo notato che le persone avevano piacere a utilizzare il timbro per imprimere e portar via un ricordo del luogo e un momento della propria vita. Abbiamo pensato che tutti, andando in un centro d’arte, avrebbero voluto avere non solo un ricordo del luogo ma anche una vera e propria opera d’arte da portare via, così è nata l’idea di Art Passport.

Ci spiegate meglio in cosa consiste?
Ci sono tre elementi principali: l’Art Passport - un vero e proprio passaporto personalizzato cartaceo – il network di musei, gallerie e istituzioni culturali italiane e straniere e i timbri realizzati dagli artisti che si trovano in questi luoghi. Il passaporto potrà essere ritirato facendone richiesta dal sito www.artpassport.it o direttamente nelle istituzioni culturali che partecipano al network. Ogni polo culturale inviterà un artista con cui ha lavorato a realizzare un timbro d’autore che chiunque potrà poi applicare al proprio passaporto rendendolo un’opera d’arte aperta e preziosa. Inoltre al raggiungimento di un certo numero di timbri saranno sbloccati dei bonus – dall’ingresso gratuito ai musei, alla spedizione di cataloghi etc… - per incentivare la circolazione e la fruizione dell’arte contemporanea.

Dal vostro sito abbiamo potuto notare che procedete per fasi, obiettivo dietro obiettivo. A che punto della vostra sfida vi trovate?
Il progetto è appena stato lanciato, siamo nella fase di raccolta fondi che ci permetterà di stampare i passaporti veri e propri e di attivare a inizio Aprile il network italiano. In meno di un mese abbiamo già raccolto da 350 sostenitori 3.320 Euro dei 10.000 necessari alla start-up.

Quali sono i segnali che vi incoraggiano e quali quelli che vi farebbero gettare subito la spugna?
Sicuramente il grande numero di donatori, pur non essendo ancora stato inserito su una piattaforma di crowdfunding (finanziamento collettivo) la partecipazione è stata notevole e ci ha lasciato particolarmente stupiti. Così come l’attenzione attorno al progetto che sarà presentato ad AMACI – associazione che riunisce tutti i principali musei d’arte contemporanea italiani – ad Aprile. Per questo al momento e per fortuna non vediamo molti segnali negativi, ma il percorso è lungo e ci saranno sicuramente imprevisti.

Avete già qualche nome da svelarci circa gli artisti coinvolti nella realizzazione dei timbri?
Durante Art Date 2012 sono stati coinvolti artisti come Marcello Maloberti, Riccardo Beretta, Shannon Ebner, Alis/Filliol, Navid Nuur, Andrea Mastrovito, Oscar Giaconia etc… ma saranno i musei, le gallerie e le istituzioni culturali che entreranno a far parte del network – ci sarà una selezione qualitativa degli spazi e quindi anche degli artisti- a scegliere l’artista che li rappresenterà.

Tre buoni motivi per sostenervi nel progetto?
Pensiamo che sia un’idea originale, gestibile da un punto di vista organizzativo e sostenibile nel suo aspetto economico. Crediamo sia un progetto utile per ampliare il pubblico e la circolazione delle persone all’interno dell’arte contemporanea, aggiungendo come stimolo la possibilità di iniziare una collezione gratuita, quindi accessibile a chiunque abbia voglia di scoprire i linguaggi del nostro tempo.

Eccovi il video di presentazione di Art Passport, per avere maggiori informazioni ed aderire al progetto www.artpassport.it


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sabato 31 marzo 2012

di Unknown

Collezionisti "a tempo determinato" all'Artothèque de Rome in via Margutta 85


Berlino, Parigi e New York già conoscono la formula originale dell'Artothèque
A Roma è approdata dal dicembre scorso, in una galleria sita in via Margutta numero 85, grazie all'impegno della francese Sabine Oberti .
Vi starete chiedendo cosa sia questa Artothèque. Cominciamo con il dirvi che non si tratta  della solita galleria d'arte con il suo team di artisti affiliati e la brama di vendere a collezionisti incalliti.


Qui i malati di sana possessività compulsiva sono out.
J. Dine
O meglio, possono anche loro partecipare al meccanismo, ma con una piccola clausola: le opere non sono in vendita a cifre esorbitanti ma in affitto ed a spese modiche, anche quando si ha a che fare con un Pinocchio firmato Jim Dine.

Come ci ha spiegato personalmente la direttrice della galleria romana, il nuovo concetto ha l'obiettivo di rendere l'arte accessibile a tutti e di far girare le opere tra i propri associati, in modo da moltiplicare la loro conoscenza e la loro sensibilità verso l'arte contemporanea.

La galleria vuol essere un punto di incontro e scambio continuo, in questo senso molto simile al funzionamento delle biblioteche: è sufficiente iscriversi all'associazione, tramite il pagamento di una quota annua e la sottoscrizione delle condizioni generali, per prendere in prestito ogni tre mesi un'opera d'arte tra quelle disponibili della collezione, scelte accuratamente da un comitato di esperti. 

L'opera verrà consegnata a casa vostra o nella vostra azienda ed allo scadere del periodo di prestito, dopo averla guardata, osservata, vissuta, riflettuta, presentata ai vostri amici e chiacchierata, verrà ritirata e se vi va barattata con una tutta nuova. E forse - se è vero il detto che "si comprende il vero valore di una cosa solo quando la si perde" - solo allora ne comprenderete a pieno il potenziale artistico. 

M. Flore
Una linea che combina la leggibilità dell'opera alla scoperta di nuovi talenti internazionali. 

Divertente no? 
Sarà un po' come avere una galleria personale nel proprio salotto, in cui ospiterete un artista dietro l'altro e tra un'opera e l'altra vi ritroverete ad essere sempre più appassionati e sensibili nei confronti dei nuovi linguaggi artistici.
Farete parte di un meccanismo che anzichè imbrigliarvi in contratti e legami a vita, sprigionerà emozioni e sensazioni di volta in volta sempre nuovi.

Strano... in un periodo in cui il lavoro a tempo determinato per noi giovani sembra una condanna a cui, più nolenti che volenti, dobbiamo abituarci... l''idea di "collezionista a tempo determinato" per un'opera d'arte ci piace! Auguriamo a Sabine di trovare larghi consensi e riscontri anche qui in Italia.

Curiosi? Allora non vi resta che fare un salto nella galleria, magari in occasione della prima mostra che inaugurerà il 4 aprile dal titolo 'Sleep Elevations', un ciclo di fotografie della giovane artista francese Maia Flore.

Per saperne di più visitate il sito della galleria.

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