Dal 12 febbraio il MACRO di Roma ha presentato al pubblico due nuove opere, entrate recentemente a far parte della propria collezione. Una delle due è l'installazione Untitled (2010) di ZimmerFrei, un collettivo di giovani artisti fondato a Bologna nel 2000.
Per descrivervi l'opera vi fornirò solo 3 brevi indicazioni:
- si presenta come un semplice spioncino nel muro
- il lavoro è stato allestito negli spazi del museo al limite tra area espositiva e area uffici, in un luogo quindi non deputato all'arte
- guidati da uno sguardo curioso si scopre al di là dello spioncino un ambiente retrostante ricco di cimeli e oggetti feticcio
Con queste indicazioni, chi di arte contemporanea sa almeno un po', non potrà fare a meno di pensare ad un'importantissima opera del secolo scorso.
Mi riferisco all' Étant donnés (1946/1966), opera postuma del famigerato Marchel Duchamp.
ZimmerFrei, Untitled, 2010 MACRO |
Marchel Duchamp, Étant donnés, 1946/1966 Philadelphia Museum of Art |
Stesso meccanismo e stessa insolita collocazione. Marcel Duchamp, o pseudonicamente scrivendo Rose Sélavy, all'indomani della sua morte sconvolse per l'ennesima volta il mondo artistico, che credeva che egli avesse abbandonato l'arte venticinque anni prima per dedicarsi unicamente agli scacchi.
Invece ecco spuntar fuori un rebus tridimensionale al di là di un semplice spioncino. Ci lavorò segretamente per vent'anni nascondendo la sua esistenza anche agli amici più cari.
ZimmerFrei, Untitled, 2010 MACRO |
Dietro la porta del gruppo bolognese un uccello in tassidermia, dei vinili di musica jazz, un teschio di capriolo e vari libri di saggistica.
|
Dietro la porta in legno massiccio di Duchamp, una donna nuda distesa su un letto di ramoscelli secchi, le gambe spalancate a mostrare i genitali e la mano sinistra a sollevar una lampada ad olio.
Le due installazioni, al di là delle similitudini e differenze e al di là delle teorie estetico-filosofiche sottese, rappresentano un sacro inno alla curiosità...
Nessun commento:
Posta un commento