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venerdì 7 ottobre 2011

di Unknown

Addio a Steve Jobs. L'occhio del 2000 in un'App

Se è vero che la fotografia, scoperta nel 1826 da Niepce, influenzò la schiera degli impressionisti nelle loro rivoluzionarie inquadrature e nel ruolo dell'arte nei confronti della rappresentazione della realtà...
Se è vero che il futurismo fece dell'evoluzione tecnologica il suo pane quotidiano e tutta l'arte del '900 si impadronì più di una volta dei suoi mezzi... 

Se è vero quindi che spesso la tecnologia e le sue invenzioni hanno rivoluzionato il modo di fare e pensare l'arte ed hanno influenzato il suo rapporto con la realtà, cosa mi dite delle trasformazioni dell'arte contemporanea nell' era di Steve Jobs in cui basta una "App" per cambiare sguardo verso il mondo?


Le intuizioni del visionario di Cupertino, ribatezzato dal giorno della sua morte il Newton dei nostri tempi e come tale compianto, hanno innegabilmente rivoluzionato il mondo dei computers e della telefonia, ma di riflesso le sue innovazioni tecnologiche e di design sono riuscite a cambiare anche il mondo dell’arte contemporanea. 

Alcuni esempi?

iMovie è un programma di montaggio video che innumerevoli video artisti usano ogni giorno. Ryan Trecartin ne ha fatto largo uso.
Numerosi fotografi usano un Mac per i loro ritocchi, preferendolo per le qualità grafiche ai suoi diretti concorrenti.
C’è un’applicazione per iPhone e iPad che si chiama Brushes, costa pochissimo ma offre infinite possibilità ed è per questo utilizzato da molti artisti. 
D. Hockney
L'artista inglese  David Hockney dal 2008 ad oggi ha creato oltre 400 dipinti con questa applicazione: ritratti, autoritratti, piante, fiori e paesaggi, che Hockney ha “dipinto” con le proprie dita o con apposito pennino. La critica lo ha eletto già nuovo messia della digital art.
Miltos Manetas ha creato l'applicazione Jackson Pollock, una sorta di programma che permette a tutti di creare capolavori di action painting con un dito.
Il mondo museale inoltre ha cominciato in questi ultimi anni a servirsi di un nutrito numero di supporti a marchio Apple per la fruizione interattiva di mostre ed eventi.
Gli esempi potrebbero essere ancora molti... Ma al di là dell'uso dei prodotti di Apple come meri mezzi artistici, rimane da chiederci quali siano le trasformazioni ancora in atto, che stanno rivoluzionando il nostro modo di percepire la realtà, rapportarci ad essa, metabolizzarla e restituirla sotto forma di arte. 
Come lo storico d'arte Michael Baxandall  mostra nel suo Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento che il modo di guardare della vita quotidiana di una società nei suoi momenti sociali, religiosi e commerciali, si riflette negli stili pittorici giungendo alla definizione delle abitudini visive del pubblico del '400, così oggi dovremmo rianalizzare l'arte in relazione alle nostre abitudini percettive. Dovremmo ripartire dalla medesima domanda che accese Baxandall, anche se apparentemente banale, giungendo a definire una sorta di "occhio del 2000".
Sicuramente molte delle nostre abitudini avranno a che fare con le intuizioni e innovazioni tecnologiche di Jobs.

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giovedì 23 giugno 2011

di Unknown

Al MACRO in programma l'ADD Festival, arti digitali duemilaundici

"Praticare l'innovazione vuol dire anche cambiare il modo di intendere la pubblica amministrazione, che per essere utile alla comunita' di cui fa parte non puo' disinteressarsi di strategie che mirano alla produzione di creativita', tentando di imbastire una rete finalizzata alla costruzione di sinergie e tesa ad evitare l'isolamento di vari soggetti, dai giovani artisti alle istituzioni quali le Universita', in prima linea per valorizzare la formazione dei talenti futuri. Insieme, si conta, e solamente cosi' e' possibile gettare le basi per un nuovo modello di sviluppo anche su scala nazionale"
Queste le parole del Presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che così ha spiegato il senso delle "Giornate della creatività e dell'innovazione" organizzate dalla Provincia ed in scena al MACRO di Testaccio dal 23 al 26 giugno con ingresso free dalle 16 alle 24: eventi, convegni esposizioni e contemporaneamente anche la seconda edizione dell'ADD Festival, per fare il punto sulle incursioni digitali nell'arte contemporanea.

Di seguito trovate il programma della 4 giorni romana all'insegna della creatività.



23/26 GIUGNO - ADD FESTIVAL 2011

Il Padiglione 9B del MACRO Testaccio ospita le esposizioni di artisti di fama nazionale ed internazionale (Francesca Fini, Tagliamani, Jacopo Ricciardi, Mezzapelle, Rebecca Tillet, Nicola Evangelisti, Trama afonA, Sten & Lex…) e le videopere vincitrici del concorso per artisti emergenti promosso su www.addfestival.com.

Nel Padiglione 9A seminari e tavole rotonde sulla evoluzione delle applicazioni digitali alle arti figurative perfomative

SABATO 25 GIUGNO

h 16.30 
Tavola rotonda: Rivoluzione digitale, comunicazione, creatività 
  • Apertura dei lavori. Parole chiave: comunicazione, cultura, innovazione, Mario Morcellini (Direttore Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Sapienza Università di Roma) 
h 17.00-19.00
Arte e nuovi linguaggi
  • Isabella Pezzini (Docente di Scienze semiotiche, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Sapienza Università di Roma)
  • Luisa Valeriani (Docente di Sociologia dell’arte, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Sapienza Università di Roma)
  • Pierluigi Cervelli (Docente di Analisi psicologica e semiotica dei consumi e della pubblicità, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Sapienza Università di Roma)
Linguaggio digitale e comunicazione
  • Dialogo con Google-Youtube e Zooppa, coordina Silvia Leonzi (Docente di Industria culturale e Media Studies, Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale, Sapienza Università di Roma)
  • Come cambia il linguaggio della pubblicità nel web. Nuove affermazioni e nuovi interrogativi, Americo Bazzoffia (Sapienza Università di Roma, Accademia di Belle Arti di Roma)
  • Creatività al potere, Maria Mussi Bollini (RAITRE)
  • Sperimentando..., coordina Giovanni Ciofalo (Docente di Industria culturale e Media Studies, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale, Sapienza Università di Roma). 
  • Saranno presenti laureati d’eccellenza in Comunicazione che porteranno la loro esperienza di pratiche mediali
DOMENICA 26 GIUGNO 

h 16.30
Tavola rotonda: Rivoluzione digitale, teatro, città
  • Giacomo Verde (artista e performer): Hacker Teatro: ovvero esempi di attitudine Hacker del teatro 
  • Matthew Watkins (artista e teorico - iAMDA): Digital fingerpainting.
  • A creative revolution.Carlo Infante (Managing director di Urban Experience) con Tiziana Amicuzi ed Emanuela Bonella: Urban Experience: giocare la città tra web e territorio
h 18.00-20.00 
Tavola rotonda: Rivoluzione digitale, cinema, videoclip 
  • Christian Uva (Università Roma Tre): Dal corpo all’ultracorpo. L’attore cinematografico e la digital performance
  • Edoardo Dell’Acqua (Centro Sperimentale di Cine- matografia): Democratizzazione digitale
  • Alessandro Alfieri (Università La Sapienza): Videoarte e videoclip. La questione estetica: debiti e influenze
  • Giulio Latini (Università TorVergata): Quel che resta di un giorno/quel che resta del mondo: note sul censimento del visibile tra eredità analogiche e presente digitale
h 20.00 
Premiazione Concorso ADD
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