Sono 9 gli italiani che esporranno al Padiglione centrale della
Biennale di Venezia dal titolo
"ILLUMInazioni / ILLUMInations", selezionati da
Bice Curriger. 5 donne e 4 uomini. Alcuni straconosciuti, sia al pubblico più informato sia a quello meno vicino all'arte contemporanea; altri un po' meno.
Abbiamo sbirciato per voi nei curricula di questi artisti nostrani e per ognuno abbiamo selezionato almeno un buon motivo per cui vale la pena andarli a vedere a Venezia. Cominciamo!
Giorgio Andreotta Calò. Nato a Venezia, classe 1979, vive e lavora ad Amsterdam.
E' stato allievo di Ilia Kabakov (già questo è un buon motivo) ma soprattutto, vale la pena vederlo, perché i suoi lavori balzano sempre oltre i limiti, situandosi ad una distanza minima, ma invalicabile, dalla realtà.
Elisabetta Benassi. Nata a Roma, classe 1966, vive e lavora a Roma.
Perché ogni suo video è una ministoria intrisa di forza simbolica, in cui attualità e memoria, tecnologia e fantasia si combinano grazie all'intensità del ritmo narrativo.
Meris Angioletti. Nata a Bergamo, classe 1977, vive e lavora a Parigi.
Perché quest'artista non si arrende mai all'idea di Arte come puro gene impazzito e di volta in volta imposta la sua vivace ricerca artistica affiancando all'arte la scienza, la filosofia, la letteratura.
Monica Bonvicini. Nata a Venezia, classe 1965, vive e lavora a Berlino.
Perché quest'artista approccia alla scultura in maniera davvero singolare. Tra installazione e performance, la sua arte è stata spesso definita "aggressiva" ma anche "liberatoria".
Gianni Colombo. Nato a Milano, classe 1937. Deceduto a Melzo nel 1993.
Per la sua forza innovatrice, sempre impegnato in un gioco continuo, in cui il visitatore è continuamente messo in crisi dalle suggestioni virtuali e da manipolazioni spaziali.
Luca Francesconi. Nato a Mantova, classe 1979, vive e lavora tra Milano e Parigi.
Perché è una sorta di archeologo del contemporaneo, sia nel reperimento dei materiali e oggetti che utilizza, sia nell'analisi e lettura a cui l'opera invita.
Luigi Ghirri. Nato a Scandiano, classe 1943. Deceduto a Reggio Emilia nel 1992.
Perché è stato uno dei più influenti fotografi europei e nei suoi paesaggi sospesi, in bilico tra realtà e visione metafisica, l'uomo si perde e nel contempo si trova accolto come in un grembo materno.
Giulia Piscitelli. Nata a Napoli, classe 1965. Vive e lavora a Napoli.
Perché è un'artista che attraverso il disegno, la pittura, la performance e il video indaga nel quotidiano attraverso resti e azioni sempre apparentemente innocue ma in realtà di forte impatto emotivo, mettendo in luce la contraddittorietà moderna e amara dell'uomo.
Marinella Senatore. Nata a Cava dei Tirreni, classe 1977, vive e lavora tra Madrid e New York.
Perché nei suoi lavori, dalle fotografie ai video, dal cinema alle installazioni, pone maniacale attenzione alla luce, trasformando luoghi, spazi e figure in vere e proprie epifanie, il tutto intriso di accenti autobiografici.