domenica 5 dicembre 2010

di Unknown

Carla Accardi al Museo Bilotti. Spazio, ritmo e colore.

Nella suggestiva cornice dell’Aranciera di Villa Borghese, presso il Museo Carlo Bilotti, la capitale rende omaggio ad un’artista nota al pubblico internazionale ma d’origine siciliana e romana d’adozione fin dal secondo dopoguerra: Carla Accardi.

Pavimento in feltro, 2010

L’intento della mostra, a cura di Pier Paolo Pancotto, è riflettere sui suoi sessant’anni di lavoro rintracciandovi coerenza ed esemplarità. Una mostra antologica ma anche inedita dei lavori meno conosciuti dell’artista, privilegiando quelli con una spiccata intenzione ambientale, raddoppiata dal confronto con gli spazi propri di questo piccolo museo.
La mostra si apre con Gli ombrellini, opera del 1999 in sicofoil e plexiglas, uno dei frutti della sua instancabile sperimentazione materica. L'esposizione non segue un ordine cronologico. A confronto e con continui rimandi reciproci, sono esposti lavori dei primi anni e lavori recentissimi, come il Pavimento in feltro calpestabile, del 2010, una delle opere che ci accoglie al pian terreno del museo e creato appositamente per l’occasione. Sullo sfondo Stendardo Don Chisciotte del 2009. In questo stesso spazio, come arazzi moderni trafitti da luce che lascia l’impronta, sono esposti anche i famosi Lenzuoli, dipinti tra il 1972 e il 2008 e che segnarono il ritorno dell’artista al colore.

Lampade, 2010

Procedendo si arriva in una sezione in cui la sperimentazione è tutta rivolta alla luce tramite la serie di Lampade in plexiglas e vernice su plastica degli anni’ 70, marchiati con i caratteristici ideogrammi e qui disposti come fiori geometrici o colorati tubi cilindrici ripieni di luce che germoglia dalla terra.




Tuono, 1998
Nell’ ambiente successivo la performance Tuono in cui una luce ed una voce, a metà tra serio e faceto, si azionano in sincrono, accordando al proprio ritmo una tela, disposta morbidamente ad angolo retto tra la parete ed il pavimento. Una scultura ed una serie di tavolette in ceramica policroma, esposte lungo il corpo scala, accompagnano il pubblico nelle tre salette contigue superiori in cui sono esposti una serie di Lavori su carta, inediti e diversi per data e tecnica. Disposti secondo un andamento non tradizionale ma atto a delineare il particolarissimo ABC pittorico di questa artista mai banale. Alcuni sono in bianco e nero, tipici della sua produzione anni ’50, altri alla ricerca dei colori, dal viola deciso all’ arancio sgargiante. 

I lavori esposti al Museo Bilotti, dal 1 dicembre al 27 febbraio 2011, meritano davvero di essere visti.
Come in un atelier d’artista le opere invadono gli spazi che le accolgono e si accordano l’una all’altra come una sorta di grande ed unica "Installazione Accardi".  Le opere sono liberamente fruibili sia in assolo che in concerto tra loro. Al visitatore non resta che cercare le proprie note d’accordo ed immergersi.
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