martedì 9 ottobre 2012

di Unknown

L'Italia di Klee in mostra alla GNAM

Secondo Klee esisteva una profonda analogia tra la genesi della natura e la genesi dell'opera. Per questo l'arte non si limita mai ad una mera riproduzione della natura. Partendo dagli elementi formali della grafica, linea, punto, superficie, colore e tonalità, Klee è stato un poeta dell'arte del XX secolo.

La GNAM (Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma), da oggi 9 ottobre ospita lamostra "Paul Klee e L'Italia", mostra a cura di Tulliola Sparagni e Mariastella Margozzi
Anche se nella biografia dell'artista spicca il suo viaggio in Tunisia del 1914, rivelatore del colore, altri viaggi contribuirono alla creazione del suo mondo così intimo e sublime. In Italia è affascinato dal classico,dalla natura, architettura e musica. Sue mete preferite furono Roma, Firenze e Napoli ma anche Venezia e la Sicilia. 100 le opere riconducibili al suo legame con la nostra terra e a fargli da pendant le opere di artisti italiani sicuramente influenzati dalla sua teoria e dalle sue visioni, tra gli altri Melotti, Lucini, Novelli e Accardi.

Un amore, quello per il popolo italiano, che nasce poco a poco e nel reiterarsi dei viaggi, dal 1901 fino agli anni '20. Prima ci definisce "marmaglia miserabile", poi si affeziona e giunge perfino ad ammettere ammirazione e nostalgia.

La mostra rimarrà aperta fino al 27 gennaio 2013.
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di Unknown

A Rock Economy si riparte dalla bellezza

Il grande ritorno live di Adriano Celentano all'Arena di Verona non ha avuto a che fare solo con la musica. Al bar, sul palco di Rock Economy si discute - non in politichese e forse con troppa leggerezza- di economia, democrazia e bellezza. Quest'ultima, secondo l'economista francese Jean-Paul Fitoussi, salverà la società attuale. 
Bellezza dovrebbe far rima con cultura ma per la politica non è così. Lo spread è l'unico valore su cui puntare tesi e progetti per un futuro che diviene sempre meno accessibile.

Gran parte della bellezza è tutta nella cultura, nelle arti e nel patrimonio ...ma, come dimostrato anche dal tecnico Ornaghi nel caso dell'arte contemporanea, si preferisce interloquire con le banche anziché con i musei. Tipico caso di Svalutation ...non della lira, come cantava il molleggiato, ma della cultura, potenziale motore che pian piano si spegne. Vedi il MADRE, il MAXXI commissariato e via dicendo...
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sabato 6 ottobre 2012

di Unknown

Nella lista della spesa aggiungete anche Warhol e Matisse

Costco, la più grande catena americana di ipermercati all'ingrosso

Lista della spesa: tonno, detergente e Warhol. E' questo il titolo di un articolo, comparso oggi sul "New York Times", in cui si rende noto il nuovo mercato on line da parte di Costco, la più grande catena americana di ipermercati all'ingrosso.
Insieme con le balle di carta igienica e confezioni di salsa di pomodoro, i clienti di Costco possono riempire i carrelli della spesa on line anche con un Warhol, un Matisse, un Braque.

In realtà già sei anni fa la vendita on line sui generis avevo preso piede, ma l'azienda aveva smesso di vendere arte in seguito al sollevarsi di dubbi circa l'autenticità di alcuni disegni attribuiti a Picasso. A muovere le accuse era stata Maya Widmaier, figlia dell'artista.

Ora il business torna alla carica tramite un'apposita nicchia all'interno della sezione "Home & Décor".
Mentre le polemiche cominciano a sollevarsi nuovamente, Costco ha già messo da parte un degno bottino. In sole due settimane ha già venduto due litografie con cornice di Henri Matisse, una per 1000$ e una per 800 $, una litografia con cornice di Georges Braque per 1400$, una serigrafia con cornice di Andy Warhol per 1450$ e un collage di Heather Robinson. Sempre secondo il New York Times, a dichiarare ciò è stato Mori Greg, fornitore d'arte di Costco.

Molto probabilmente, per non destare nuovamente sospetti circa l'autenticità delle opere, l'azienda da ora in poi ripiegherà su artisti viventi o su opere senza firma dell'autore. Il dubbio circa l'autenticità in molti permane, forse anche per i prezzi convenienti. Comunque Costco invita il cliente a contattare direttamente Mori Greg e garantisce per ogni suo prodotto, comprese quindi le opere d'arte in questione, un rimborso completo entro i 90 giorni dall'acquisto se non si è soddisfatti. Giusto il tempo di una perizia esterna.

E da noi? Ce li vedete i grandi marchi nostrani della distribuzione a vendere opere on line? L'opera potrebbe arrivarvi a casa con il frigorifero e la lavatrice pagate a rate.

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di Unknown

Buona 8° Giornata del Contemporaneo!


Buondì amanti e curiosi dell'arte. Già deciso dove passerete la vostra 8° Giornata del Contemporaneo?

Oggi, 6 ottobre 2012, gli eventi si moltiplicano in ogni dove. C'è solo l'imbarazzo della scelta. Vi aiuta però il sito di Amaci, con la sua lista di eventi che trovate a questo link e relativa mappa.

Se vi va potete condividere sulla nostra pagina Facebook foto e altro sugli eventi e mostre a cui parteciperete.

Buona Giornata a tutti! 
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di Unknown

Non solo Amsterdam. L'arte contemporanea la trovi tutta a Tilburg

Amsterdam, si sa, è la capitale europea preferita dai giovani che, sacco in spalla, prendono l'aereo della compagnia low cost più nota del momento e fanno scalo ad Eindhoven, per il loro week end all'insegna del divertimento. Ma, prima di dirigervi verso i piaceri della capitale, vi consiglio una piccola deviazione per il vostro itinerario di viaggio, soprattutto se come me siete appassionati di arte contemporanea e avete qualche giorno in più rispetto ai due, tre canonici.

La meta è Tilburg, un comune olandese del Brabante Settentrionale. Siamo a soli 35 minuti circa da Eindhoven.

Dovete assolutamente recarvi in Wilhelminapark numero 1, al Museo De Pont.

De Pont, Tilburg
Si tratta di una vecchia fabbrica per la filatura della lana, nel 1992 convertita in museo di arte contemporanea. Il complesso architettonico oggi si presenta come un mix di spazi monumentali e piccole stanze simili a caveu. Non accade spesso di godere delle opere in assoluta visione solitaria, qui invece molti dei lavori sono esposti all'interno di queste stanzette in cui una volta si conservava la lana.

De Pont, Tilburg
Quando ci sono stata io, nel maggio scorso, era in corso una bellissima mostra su Ai Weiwei, il noto artista dissidente cinese. Vi erano esposte le sue opere datate tra il 2003 e il 2011, un gran numero di sculture e la sua quasi completa produzione video. Non poteva mancare Semi di girasole, il suo lavoro più importante, che già aveva affascinato i visitatori della Tate Modern di Londra e al De Pont presentato in una versione più ridotta. Dal 13 ottobre prossimo ci sarà una mostra tutta dedicata ad Anish Kapoor.

Ai Weiwei, Semi di girasole,
Museo De Pont
Ma anche la collezione permanente è davvero interessante e comprende nomi del panorama internazionale. 
Bellissima l'installazione a led della canadese Angela BullochNight Sky, Saturn North from Earth, o i lavori dell'artista belga Thierry De Cordier, in particolar modo a,a,a, ...

Angela Bulloch, Night Sky, Saturn North from Earth,
Museo De Pont
Thierry De Cordier, a, a, a, ...,
Museo De Pont
Inoltre può capitarvi di imbattervi anche in artisti italiani, come l'esponente dell'arte povera Giuseppe Penone con Scrigno.

Giuseppe Penone, Scrigno,
Museo De Pont
Nelle grandi aree del museo, campeggiano installazioni e lavori oltre misura, in grado di destabilizzare il visitatore nella percezione dello spazio. Ricordo i tre giganti in alluminio Big spirits, del tedesco Thomas Schutte o l'imponente pila di piatti verdi Senza Titolo dello statunitense Robert Therrien.

Thomas Schutte, Big Spirits,
Museo De Pont
Robert Therrien, Senza Titolo,
Museo De Pont
La percezione olfattiva è stuzzicata da Wachsraum, stanza in c'era d'api del tedesco Wolfgang Laib.
Inaspettatamente mi sono ritrovata anche dinanzi a The Greeting di Bill Viola, oramai un suo classico.

Bill Viola, The Greeting,
Museo De Pont
Come sempre, chi ha già letto altre mie recensioni su musei lo sa, il mio occhio di riguardo va alle sezioni didattiche. De Pont offre un programma che spazia dall'arte alla poesia, toccando perfino la filosofia. Particolare attenzione è rivolta agli adolescenti. Basti pensare che il museo ha addestrato guide di 16/17 anni, quindi coetanee al visitatore, per parlare di arte come si farebbe con un amico. Bello no? E poi dibattiti, lezioni in classe e laboratori pratici a tu per tu con le opere della collezione.

Museo De Pont
 (sezione didattica)
Invitandovi quindi a fare un giro dalle parti di Tilburg vi do ancora un'ultima dritta. Come avrete già intuito, Tilburg ha un importante passato nel settore tessile, soprattutto per quanto riguarda la lana. Non potete quindi lasciare la città senza aver fatto tappa anche all'Audax Textielmuseum, museo del tessile in Goirkestraat 96. Qui, oltre a visitare il museo storico, c'è anche un laboratorio che coinvolge artisti e fashion designers, tutti impegnati ad esplorare le infinite possibilità del materiale e a svilupparne progetti che spesso si traducono in mostre.

Textielmuseum
Textielmuseum














Eccovi due link utili per scoprire i due musei: De Pont  e Audax Textielmuseum.

Infine colgo l'occasione per ringraziare Cornelis, Cicerone olandese di questa mia incursione a Tilburg.
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giovedì 4 ottobre 2012

di Unknown

Ornaghi nomina Bartolomeo Pietromarchi Curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2013

Bartolomeo Pietromarchi
Finalmente dal MIBAC giunge l'attesissima fumata bianca per il nuovo Curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2013. Meglio tardi che mai... Ministro Ornaghi!

Trattasi di Bartolomeo Pietromarchi, attualmente direttore del MACRO di Roma e con una carriera alle spalle che lo ha visto prima direttore della sezione arte della Fondazione Adriano Olivetti, poi collaboratore del MAXXI.
Pietromarchi porterà una ventata di vera arte italiana a Venezia? Che sia talentuosa ma soprattutto che restituisca dignità al Padiglione? Noi crediamo e speriamo proprio di si. Certo i tempi sono davvero stretti. 
Intanto il Mibac in una nota del 3 ottobre dichiara: Il Ministro, Prof. Lorenzo Ornaghi, nell’apprezzare assai positivamente il livello culturale delle proposte pervenute, ha sottolineato il valore complessivo del progetto di Bartolomeo Pietromarchi. Tale progetto potrà rappresentare in modo significativo il ruolo dell’arte italiana contemporanea nel quadro dei cambiamenti, estesi e profondi, che caratterizzano questa fase storica del nostro Paese.

Caro Pietromarchi non Le rimane che rimboccarsi le maniche e gettarsi a capofitto nel progetto. Auguri!
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di Unknown

Erwin Wurm e la manipolazione del reale attraverso semplice e sano humor

Improbabili punti di ancoraggio, case ciccione o esageratamente slim, macchine obese, strani maglioni che nascondono forme in espansione, teste e mani talmente curiose da perdersi nei corpi altrui, forme e volumi pompati e sgonfiati come fossero palloncini ad elio, tir che prendono una brutta piega...Erwin Wurm gioca con la fantasia non solo platonicamente. 

Erwin Wurm, Fat House

Erwin Wurm, Camion

E' come se, durante il processo creativo, l'artista austriaco fosse colto da attacchi schizofrenici che all'improvviso lo spingono verso variazioni destabilizzanti. In tutta la sua produzione si nasconde un'azione non ordinaria che ha un tempo sia perenne che istantaneo. Una casa in bilico sul tetto di un palazzo, bloccata ma che sta per schiantarsi al suolo. Corpi su muri agganciati come quadri che da un momento all'altro cadranno. Abbinamenti inaspettati e dimensioni relative si combinano di volta in volta.

Rewin Wurm, House Attack

One Minute Sculptures, questa la definizione dei suoi lavori, a metà tra sculture temporanee e installazioni precarie immortalate dal mezzo fotografico, affrontano di petto la realtà e, servendosi di oggetti d'uso quotidiano e familiari, la stravolgono attraverso un unico media: sano e semplice humor.

Erwin Wurm, one minute sculpture

Consiglio: divertitevi a cercare altre foto dei suoi lavori sul web. Se poi avete voglia di trovarvi faccia a faccia con i lavori di Wurm, sappiate che sono parte di prestigiose collezioni. In Italia, ad esempio, lo troviamo nella Collezione del Centro per l'Arte Contemporanea Pecci di Prato.
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