Appena tornata dalle vacanze!
Meta prescelta? Grecia. Ma attenzione, non è la solita Grecia che vi aspettate, quella delle gite e del tour operator per intenderci, fatta di capitelli, colonne, ridondante di vetrinette da museo colme di vasi dai nomi impronunciabili, tipo "oinochoe". No!
La mia Grecia di quest'anno prevedeva due tappe di arte contemporanea. Ve le racconto a mo' di diario di viaggio.
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State Museum of Contemporary art - Salonicco |
PRIMA TAPPA: approdati ad Igoumenitsa alle 4 di mattina, dopo aver sorseggiato il primo caffè greco della vacanza, ci muoviamo dritti dritti verso Salonicco.
Alle dieci di una domenica mattina, in pieno, afoso e boccheggiante agosto, troviamo aperto il Museo di Stato di Arte Contemporanea. Come non approfittarne? Anche perchè il Museo Macedone, altrettanto interessante se non di più, ahimè era chiuso.
L’edificio si trova in un quartiere non proprio centrale, ma facilmente raggiungibile in autobus dalla via Egnatia in soli dieci minuti. L'indirizzo preciso è via Kolokotroni, 21.
Prima di trovarlo ci perdiamo tra le vie e i palazzi dei dintorni. Sarà per via dei localetti che qui ci sono, ma qualcosa mi fa pensare al quartiere San Lorenzo di Roma.
Finalmente arriviamo! Armati di bottiglietta d’acqua, macchinetta fotografica e vocabolarietto d’emergenza, acquistiamo due biglietti e ne paghiamo solo uno (a qualcosa la mia Laurea in Storia dell’Arte serve ancora...almeno qui in Grecia).
Il Museo si trova nell'ala nord-est dello storico complesso Moni Lazariston, con una superficie totale di 3.300 metri quadrati.
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State Museum of Contemporary art - Salonicco |
Il primo piano, più che un museo, ha la parvenza di una scuola elementare. Lungo corridoio e stanze sui lati. Una di queste ci introduce alla collezione più importante qui conservata. Si tratta della
Collezione Costakis, che comprende 1,275 capolavori dell'avanguardia russa. Gli artisti presenti sono:
Kazimir Malevich, Kandinsky Vasilij, Liubov Popova, Vladimir Tatlin, Aleksandr Rodcenko, Ivan Kliun , Solomon Nikritin, Olga Rozanova, Varvara Stepanova, Nadezhda Udaltzova, Mikhail Matjusin, Gustav Klutsis ecc.
L'acquisto della collezione Costakis è stata effettuata dal governo greco nel marzo del 2000, in seguito alla decisione politica del Ministro della Cultura, prof. Evangelos Venizelos.
George Costakis è nato a Mosca nel 1913 dove ha trascorso la maggior parte della sua vita. Ha lavorato come autista per l'ambasciata greca fino al 1940 e poi come capo del personale locale presso l'ambasciata canadese. Nel quadro dei suoi doveri professionali, ha accompagnato diplomatici stranieri nelle loro visite a negozi di antiquariato e case d'arte.
Senza avere alcuna formazione artistica e contatti con l'arte moderna, è stato colpito dalla vista di un dipinto di Olga Rozanova. Era il 1946 e la sua avventura da collezionista ebbe inizio, sviluppando un interesse per l'arte russa a partire dall'inizio del 20 ° secolo ed entrando in contatto con le famiglie degli artisti, da cui ha acquistato le loro opere. Costakis ha continuato la raccolta di opere per almeno tre decenni, dando vita ad una collezione meravigliosa. Senza rendersene conto, ha salvato una parte importante dell' arte moderna europea dalla distruzione e dall'oblio (in quanto il regime di Stalin aveva vietato tutte le opere dell'avanguardia russa, imponendo il dogma del realismo socialista anche nell'arte).
Il Museo ha anche un'altra sede nelle zone del Porto, ma nel pomeriggio, persi tra il tramonto all'ombra della Torre Bianca, simbolo di Salonicco, e la misteriosa Aghia Sofia, non riusciamo a farvi visita.
I cinque giorni seguenti sono tutto mare e relax nella penisola Calcidica, tra tuffi e bracciate nel mare cristallino, le verdi vette della selvaggia Sithonia e il silenzio dei monasteri ortodossi sulle coste off limits del Monte Athos... ma questo fa poco blog d’arte contemporanea, quindi ve lo risparmio.
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Averoff Gallery - Metsovo |
A ritorno, sempre sulla via che ci riconduce ad Igoumenitsa, lasciandoci alle spalle lo stupore della vista delle Meteore a Kalampaka, giungiamo alla nostra SECONDA TAPPA: Metsovo.
Tipico paesino di montagna, tutto legno e mattoncini. Tra negozietti di souvenir e prodotti d’artigianato locale, tra profumi di arrosto e colate di miele su candidi yogurt, andiamo alla ricerca della Averoff Gallery.
Al di là della piazzetta centrale di un paesino di appena 3000 anime (7000 dopo l'accorpamento di diversi comuni), un museo di tutto punto di quattro piani con annessa terrazza panoramica sulle vette del Pindo ci riporta all’arte. Lo stile dell’edificio è conforme a quello del resto del paese. Forse il fascino sta proprio nel contrasto tra l’involucro architettonico e le opere che contiene. Contrasto che si acuisce man mano che si scendono i piani e l’arte si fa sempre più contemporanea ed imprevedibile.
La galleria infatti ospita un'importante collezione di opere di artisti greci del IX e XX secolo, tra i quali Tsokos, Prosalendis e Lembesis, ma anche nomi più contemporanei, come Malalos, Moralis, Botsoglou, Moustakas, Paniaras, Prekas, Sorangas, Sperantzas, Tetsis, Fasianos e altri ancora.
Gran parte dei dipinti appartenenti alla collezione provengono dalla raccolta privata lasciata in eredità dal benefattore locale Evangelos Averoff Tossizza.
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Children's Workshop- Averoff Gallery - Metsovo
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Qui la sorpresa è stata sicuramente la piccola stanza dedicata ai ragazzi. Un laboratorio d’arte a tutto tondo, una sezione didattica coloratissima, piccola, ma che mette voglia di sperimentare, toccare, creare. Per i ragazzi, nel bookstore annesso al museo, sono in vendita anche due guide per andare alla scoperta delle opere esposte (
Let's explore the Averoff Gallery, per bambini dai 6-9 anni, e
Getting to know some of the themes of Greek Painting, per bambini dai 9-13 anni), puzzle delle opere e gadget di altro tipo.
Eccovi alcune foto, chissà, magari vi ispirano e quando sarete da quelle parti deciderete di deviare verso le mie due mete un po' meno archaeological e un po' più contemporary.
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Appartamento di George Costakis
State Museum of Contemporary art - Salonicco |
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Petr Miturich, Ten cubes, 1919-21
State Museum of Contemporary art - Salonicco
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Vsevood Sulimos Samuilo, Panel Fragments, 1927
State Museum of Contemporary art - Salonicco
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Ivan Klium, Seven studies of color and form, ca.1917
State Museum of Contemporary art - Salonicco |
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Papayannis Thodoros, dalla serie My ghost, 1994
Averoff Gallery - Metsovo
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Averoff Gallery - Metsovo
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Giorgos Rorris, Portrait of Tatiane, 2002
Averoff Gallery - Metsovo
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Papayannis Thodoros, Mother figures of Epirus, 1995
Averoff Gallery - Metsovo
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