venerdì 12 ottobre 2012

di Unknown

Ape on the moon e Red Lemon Club by Alex Mathers

Essendo questo un blog la curiosità è d'obbligo, soprattutto quando si cerca di scovare nel web qualche altro interessante blog o progetto. Muovendoci a zonzo tra Twitter e Facebook, followers e fans, siamo felicemente incappati in un nome tutto da scoprire. Si tratta di un ex studente di geografia, che dopo la laurea ha messo su due siti, uno dedicato al mondo dei creativi, l'altro più legato all'arte grafica contemporanea. Nel frattempo, Alex Mathers, questo il nome del nostro eroe del web di oggi, è un freelance, illustratore autodidatta per Google, vive a Tokyo e sogna di fondare e gestire uno studio di animazione.

Vi presento i suoi due siti: Ape on the moon e Red Lemon Club.

www.apeonthemoon.com

Ape on the moon è un sito innanzitutto coloratissimo. E' gestito da Alex insieme a Philip Dennis. I due, che si definiscono scimmie inter planetarie -così è scritto sul sito stesso-, documentano tutto ciò che c'è di nuovo nel mondo delle arti visive contemporanee, con particolare attenzione per la grafica, l'illustrazione, l'animazione e tutti i sottogeneri che da queste derivano. Pensate che c'è perfino una sezione tutta dedicata ai giochi. (per vederla clicca qui).
La parte del sito che preferisco è sicuramente quella dei tutorial, articoli incentrati su grafici internazionali che spiegano l'iter dei loro lavori, dallo schizzo a mano al pc.

www.redlemonclub.com
Red Lemon Club invece ha una mission più pratica. E' un progetto web originale e dall'animo generoso: il sito si propone di aiutare i creativi indipendenti e liberi professionisti ad ottenere il riconoscimento che meritano. Come? Attraverso la condivisione delle idee, suggerimenti, branding e cercando di attirare i clienti e le imprese. 

Cari creativi italiani, anche questi sono due siti da salvare nella barra dei preferiti! eccovi i link: Ape on the moon Red Lemon club  
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di Unknown

I fotografi baravano anche prima di Photoshop

(photo's link)
Un dirigibile che con la punta del suo naso tocca la punta dell'Empire State Building, il corpo di una donna che funge da corpo di una lampada, una donna gatto, una parete occhio, un bagno di una fanciulla in una coppa da champagne...Sono solo alcune delle immagini frutto delle manipolazioni fotografiche prima dell'era di Photoshop, ora in mostra al Metropolitan Museum di NY in "Faking it manipulated photography before Photoshop".

Maurice Tabard, Room with eye, 1930
La mostra, organizzata da Mia Fineman, assistente curatrice del dipartimento di fotografia del museo, presenta più di 200 scatti manipolati. Le foto in mostra vanno dal 1846 al 1990. La truffa visiva a cui la curatrice si riferisce, non è quella che avviene nel momento dello scatto, creando situazioni non reali dinanzi agli obiettivi, ma  nelle modifiche apportate nelle camere buie. Ad esempio la mostra presenta stampe realizzate tramite l'opposizione di due negativi o colorate a mano.

Secondo la signora Finemann la storia della foto falsata è vecchia tanto quanto il media stesso. Soprattutto quando lo scatto è messo al servizio dell'arte, della stampa e della pubblicità. 

Per maggiori info eccovi il link
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giovedì 11 ottobre 2012

di Unknown

Evan Baden e l'intromissione tecnologica tra i giovani

Datalogic è l'azienda leader mondiale nell'identificazione automatica. Per capirci meglio è il collegamento fisico tra le cose e le informazioni relative alle cose. Data base, codici a barre etc...
Quest'anno per festeggiare i suoi 40 anni ha deciso di dar vita ad un evento artistico open air, presso piazza Re Enzo a Bologna, dal 9 al 18 ottobre. La mostra fotografica "People in progress" è una raccolta di scatti del fotografo americano Evan Baden. Occasione ottima e free entry per conoscere questo giovane artista. Prima di andare di persona qualcosa sul suo conto ve la diciamo noi.

Evan ha sempre lavorato in bilico tra fotografia e ricerca  nel campo della comunicazione e nuove tecnologie, ed è sicuramente per questo che Datalogic per il suo compleanno lo ha ingaggiato. I suoi soggetti sono soprattutto giovani alle prese con media tecnologici. 
Evan Baden e la serie Technically Intimate
(photo link)
Interessante il corpo di lavori del 2008 intitolato Technically Intimate, che indaga sul come la tecnologia, soprattutto internet, abbia modificato nei giovani la visione del sesso, dell'intimità e della privacy. Le foto mettono in risalto l'intromissione del mezzo tecnologico nei rapporti interpersonali. E lo fanno senza mezzi termini. Ciò che più colpisce è il contrasto tra la carica sessuale delle pose e l'innocenza data dalla giovanissima età degli attori e dalle ambientazioni.

dalla serie fotografica The Illuminati
(photo link)
The Illuminati invece è un progetto fotografico che si concentra sulla parola "connessione". Termine con cui la generazione anni '90 è cresciuta. Oggi con internet, instant messaging e la casella di posta praticamente in tasca, siamo sempre connessi agli altri e paradossalmente sempre più isolati. Sembra essere questo il senso dei volti illuminati dall'aura tecnologica.

The Illumination e Technically Intimate sono già stati presentati in diversi musei americani e molte foto sono già state pubblicate su quotidiani e riviste internazionali.

Non vi rimane che scoprire il suo ultimo lavoro a Bologna.

Nel frattempo eccovi anche un video:

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di Unknown

News dal web: arte contemporanea con un click da Art.sy e Art at yoox.com

L'arte contemporanea ora è davvero a portata di click. Sul web arrivano due siti che rendono l'arte accessibile a chiunque e da ogni dove, almeno virtualmente. Due siti che offrono la possibilità di collezionare, guardare, comprare opere di artisti internazionali, scovate tra gallerie e fondazioni o ideate ad hoc.

Carter Cleveland,
fondatore di  Art.sy
Art.sy è davvero un progetto eccezionale, anche solo per le risorse e gli investitori in esso coinvolti. Nato da un connubio perfetto tra storici dell'arte, ingegneri  ed economisti, molti anche noti (da Wendy Murdoch, moglie di Rupert Murdoch a Eric Schmidt di Google e Jack Dorsey di Twitter). Il fondatore è il giovanissimo Carter Cleveland (25 anni), figlio anche lui delle discipline coinvolte. Suo padre è un critico d'arte, sua madre un personaggio della finanza. (Degno figlio di madre e padre)

Il sito, dopo due anni di test, apre i battenti con più di 20mila immagini e 300 musei e gallerie partner. Come scritto oggi sulla "Stampa", vorrebbe diventare ciò che Pandora è per la musica. Un contenitore di arte che partendo da un quadro selezionato, attivi una serie di suggerimenti ad altre opere, simili per stile, soggetto, tecnica, luogo di produzione. Il sistema alla base si chiama Progetto Genoma Art. I primi dubbi, come scritto dal "New York Times", già vengono sollevati, soprattutto riguardo la reale capacità di aiutare a comprendere meglio l'arte contemporanea. Bisognerebbe analizzare meglio i criteri di scelta delle opere, i legami che le connettono l'una all'altra. Il risultato potrebbe rivelarsi alquanto riduttivo. 

Il secondo progetto in questione è nato in seno a Yoox, lo store virtuale di moda e design multi brand leader nel mondo, che già da dodici anni si dedica alla vendita on line. Ora, grazie alla nuova sezione Art at Yoox, pensata e realizzata da Federico Marchetti, Yoox diviene anche galleria d'arte on line e promette di aggiornare i suoi follower riguardo mostre e fiere internazionali. 
Sarà possibile acquistare online opere di artisti noti ed emergenti. Ad inaugurare il nuovo settore due artisti d'eccezione: Damien Hirst e Grayson Perry

Poco di nuovo? Se non altro due nuovi strumenti per affinare i nostri gusti in fatto d'arte standocene comodamente a casa.

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martedì 9 ottobre 2012

di Unknown

VideoPost | Performance da Biblioteca. Accade a Milano con Yolanda Dominguez

Yolanda Dominguez (photo link)
Il 4 ottobre scorso, l'artista spagnola Yolanda Dominguez , in occasione dell'inaugurazione di "Svegliati", sua prima mostra in Italia presso Rojo Art Space di Milano, ha dato vita ad una sua nuova performance.

Un'attrice entra in biblioteca e si siede tra gli ignari fruitori del luogo. Dallo scaffale prende La Metamorfosi di Kafka e comincia a strapparne le pagine per dar vita ad una trasformazione del suo corpo. Un ritocchino al seno e uno al labbro superiore...

La performance è una critica alle donne che, spinte dai mezzi di comunicazione di massa, curano molto la bellezza e poco l'intelletto.

Yolanda Dominguez, nata a Madrid nel 1977,  è già molto conosciuta per le sue performance che come sempre destabilizzano e includono chi non volendo vi prende parte. Le sue opere sono sempre un incipit per creare dibattiti, discussioni e riflessioni.

Eccovi il video della sua ultima perfomance.

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di Unknown

L'Italia di Klee in mostra alla GNAM

Secondo Klee esisteva una profonda analogia tra la genesi della natura e la genesi dell'opera. Per questo l'arte non si limita mai ad una mera riproduzione della natura. Partendo dagli elementi formali della grafica, linea, punto, superficie, colore e tonalità, Klee è stato un poeta dell'arte del XX secolo.

La GNAM (Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma), da oggi 9 ottobre ospita lamostra "Paul Klee e L'Italia", mostra a cura di Tulliola Sparagni e Mariastella Margozzi
Anche se nella biografia dell'artista spicca il suo viaggio in Tunisia del 1914, rivelatore del colore, altri viaggi contribuirono alla creazione del suo mondo così intimo e sublime. In Italia è affascinato dal classico,dalla natura, architettura e musica. Sue mete preferite furono Roma, Firenze e Napoli ma anche Venezia e la Sicilia. 100 le opere riconducibili al suo legame con la nostra terra e a fargli da pendant le opere di artisti italiani sicuramente influenzati dalla sua teoria e dalle sue visioni, tra gli altri Melotti, Lucini, Novelli e Accardi.

Un amore, quello per il popolo italiano, che nasce poco a poco e nel reiterarsi dei viaggi, dal 1901 fino agli anni '20. Prima ci definisce "marmaglia miserabile", poi si affeziona e giunge perfino ad ammettere ammirazione e nostalgia.

La mostra rimarrà aperta fino al 27 gennaio 2013.
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di Unknown

A Rock Economy si riparte dalla bellezza

Il grande ritorno live di Adriano Celentano all'Arena di Verona non ha avuto a che fare solo con la musica. Al bar, sul palco di Rock Economy si discute - non in politichese e forse con troppa leggerezza- di economia, democrazia e bellezza. Quest'ultima, secondo l'economista francese Jean-Paul Fitoussi, salverà la società attuale. 
Bellezza dovrebbe far rima con cultura ma per la politica non è così. Lo spread è l'unico valore su cui puntare tesi e progetti per un futuro che diviene sempre meno accessibile.

Gran parte della bellezza è tutta nella cultura, nelle arti e nel patrimonio ...ma, come dimostrato anche dal tecnico Ornaghi nel caso dell'arte contemporanea, si preferisce interloquire con le banche anziché con i musei. Tipico caso di Svalutation ...non della lira, come cantava il molleggiato, ma della cultura, potenziale motore che pian piano si spegne. Vedi il MADRE, il MAXXI commissariato e via dicendo...
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