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giovedì 26 dicembre 2013

di Anonimo

Bill Viola entra nelle collezioni degli Uffizi

B. Viola, Self Portarait, Submerged, 2013,
(foto Kira Perov)
Link foto
Firenze-Uffizi è stata l’ultima tappa di un percorso che ha visto il noto video artist americano confrontarsi con alcune tra le maggiori istituzioni museali del nostro paese. Dopo The Encounter e The Raft, opere rispettivamente esposte alla GAM di Torino e al Palazzo Te di Mantova, per la città toscana Bill Viola ha realizzato un autoritratto che entrerà a breve nella collezione del Corridoio Vasariano. Prima, però, il video Self Portrait – Submerged, è stato esposto nella suggestiva cornice dell’ex-abside di San Pier Scheraggio, fino al 22 dicembre.

Come suggerisce il titolo, l’artista si presenta completamente sommerso dall’acqua, disteso sul letto di ciottoli di un fiume. L’inquadratura è fissa, la figura appare immobile ed esanime, avvolta da una sensazione di sospensione e fissità. 

Inizialmente l’audio sembra essere completamente assente, solo a poco a poco si avverte un leggero sciabordio mentre gli arti iniziano a muoversi impercettibilmente e anche le guance e gli occhi cominciano a fluttuare sotto le increspature delle onde. Alla stasi iniziale subentra via via un intenso dinamismo e ogni cosa diventa improvvisamente vitale e mutevole. 

L’elemento simbolico dell’acqua, ricorrente nelle opere di Bill Viola, si ripresenta anche nel caso dell’autoritratto, che perde, in questo modo, ogni connotazione personale e biografica, per essere assurto a metafora della condizione esistenziale stessa, del suo scorrere e continuo divenire.
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lunedì 9 dicembre 2013

di Anonimo

In viaggio tra territori instabili e terre di mezzo


Richard Mosse, The Enclave, 2013
video installazione a 6 canali
 (Link foto)

Se siete a Firenze e passando per Palazzo Strozzi vi incuriosisce quella strana struttura in legno protesa sulla facciata, allora vi consigliamo di addentrarvi negli spazi della Strozzina, dove è in corso – fino al 19 gennaio – “Territori Instabili”, una mostra che indaga i concetti di confine e identità nell’arte contemporanea. 

domenica 4 novembre 2012

di Unknown

Mimmo Paladino e la sua croce gigante a Firenze

Firenze affascina ogni volta che i suoi tesori del passato si affacciano sui sagrati e sulle piazze. Stupisce quando il contemporaneo piomba all'improvviso e la rende più accattivante che mai. 

(photo ANSA)

Da ieri non si fa che parlare della grande installazione di Mimmo Paladino in Piazza Santa Croce, ideata e realizzata in occasione di Florens 2012. Un simbolo reinventato in pieno stile paladiniano. Non una croce che relega l'uomo alla sola contemplazione, ma un percorso vero e proprio. Un cammino tra rocce di marmo di Carrara fortemente legate alla cultura che in tutti gli angoli della città si respira ancora.  Un'inusuale  interazione nasce dalla praticabilità dell'opera e dai rapporti spaziali che si combinano di volta in volta. Inoltre il passante può lasciare la propria impronta nei grandi blocchi, così l'opera si completa man mano, grazie a chi decide di viverla. Una croce sotto il cielo che fa da pendant ai tre crocifissi lignei di Donatello, Michelangelo e Brunelleschi, che per l'occasione sono esposti nel Battistero.

Un dialogo tra antico e contemporaneo che resterà visibile per la durata di Florens, fino all'11 novembre.
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lunedì 15 ottobre 2012

di Unknown

Arcangelo Sassolino e Francis Bacon alla Strozzina

Arcangelo Sassolino da sempre crea installazioni  in cui i principi della  meccanica spingono all'estremo le forze, approdando all'inevitabile rottura delle cose, o quasi. 
Nelle sue installazioni ci sono i tempi lunghi dell'attesa e il brivido dell'istante decisivo. Uno dei suoi ultimi lavori, intitolato Elisa, è composto da strani escavatori assemblati e mossi casualmente in una danza meccanica e minacciosa  sull'asfalto. Al tempo si aggiunge il suono stridulo della rovina. Quest'opera, insieme ai suoi precedenti lavori, riflette sulla caducità delle cose.

Arcangelo Sassolino, Elisa

E' per questo che Arcangelo Sassolino è tra gli artisti selezionati alla Strozzina di Firenze per la mostra Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea (5 ottobre 2012-27 gennaio 2013), a cura di Franziska Nori e Barbara Dawson, rispettivamente direttore della Strozzina e direttore della Dublin City Gallery The Hugh Lane.

Partendo da un nucleo di dipinti di Bacon, la mostra espone le opere di 5 artisti internazionali da sempre interessati alla riflessione sulla condizione dell'uomo e la sua precarietà fisica ed esistenziale.

Sassolino per l'occasione ha portato a Firenze un'altra delle sue ingegneristiche installazioni scricchiolanti. E' un pistone con delle funi posto in mezzo ad un corridoio. L'artista, ancora una volta, forza la materia al limite estremo delle sue possibilità.

Oltre a Sassolino sono presenti opere di Nathalie Djurberg, Adrian Ghenie, Chiharu Shiota, Annegret Soltau.
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