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martedì 3 settembre 2013

di Unknown

Marina Abramovic sul red carpet veneziano per la 70. Mostra del cinema di Venezia

Marina Abramovic
(foto link)
Avevamo deciso di non abboccare all'amo di luccichii e sogni della 70. Mostra del Cinema di Venezia, per non sconfinare dal nostro mondo, ma questa filosofia separatista è decisamente fuori tempo quando si parla di arte. Se poi sul red carpet sfila anche Marina Abramović le barriere crollano inesorabilmente e un accenno alla kermesse diviene obbligatorio.

In Laguna qualche giorno fa è arrivata anche la regina della performance e non in zona Giardini o Arsenale, dove nel 1997 vinse il Leone d'Oro e dove fino al 24 novembre i padiglioni internazionali avranno ancora i battenti aperti per mostrare tutta l'arte contemporanea, fatta di ambienti, performance e moltitudine di linguaggi, compresa la videoart, cugina sperimentale del cinema, almeno agli albori.


mercoledì 12 giugno 2013

di Unknown

Tutti di corsa alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo!

Ricordate il film del '64 Bande à part di Jean Luc Godard o il più recente The Dreamers di Bernardo Bertolucci? In entrambi i film i tre protagonisti si lanciavano in una corsa tra le sale del Louvre. 


Bande à part (1964)

The Dreamers, (2003)
Ora ad emulare la corsa ci pensa la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, centro per l'arte contemporanea di Torino. Con corsART, la fondazione invita i visitatori a correre liberamente dentro lo spazio espositivo e ad immortalare la loro corsa, per poi inviare gli scatti da condividere nella pagina Facebook della Fondazione. 
Un modo divertente di vivere il museo e combinare tra loro cinema, arte, sport, creatività e fotografia. E tra una corsa e l'altra non dimenticate le mostre in corso.

Care ragazze, non importa se non avete i vostri Garrel e Pitt di The Dreamers o Arthur e Franz di Bande à part, andate e inviate gli scatti a press@fsrr.org

Ecco le prime foto, in pole position non poteva che esserci Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidentessa della Fondazione.

corsART, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino
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sabato 29 dicembre 2012

di Unknown

"La migliore offerta" di Tornatore: torna l'intricato mondo dell'arte al cinema

Il mondo dell'arte fa sempre centro al cinema. Il nuovo anno cinematografico si aprirà con un film di Giuseppe Tornatore. Un cast internazionale per un thriller ambientato nel misterioso mondo dei mercanti dell'arte. 

Geoffrei Rush in una scena del film
Il Premio Oscar Geoffrei Rush è un esperto d'arte e battitore d'aste innamorato dei suoi ritratti di donna appesi alle pareti della sua camera cassaforte, e con queste ama passare le serate. Ma la comparsa di una giovane, misteriosa e agorafobica donna stravolgerà il suo mondo di amore fittizio per relegarlo nei lacci intricati di una vera ma complicata relazione. 

Ancora una volta l'arte e il suo mondo fanno da culla all'intreccio di relazioni di un personaggio. Ancora una volta torna la poetica incentrata sul rapporto tra spazio intimo e spazio esterno, ricordate in questo senso "La leggenda del pianista sull'oceano"? Ancora una volta Tornatore in due ore ci farà sognare, svelandoci a piccoli bocconi e con i tempi giusti il mistero sotteso ad una storia "piccola piccola" (come l'ha definita lui stesso in un'intervista su "Panorama") ma speciale.

Il tutto accompagnato dalle note del sempre fedele Ennio Morricone.

Inutile dirvi che si tratta di un film da non perdere!
Eccovi il trailer




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sabato 14 maggio 2011

di Unknown

VideoPost | L'indimenticabile visita alla Biennale di Venezia di Anna Longhi e Alberto Sordi

A. Sordi e A. Longhi sul set

L'attrice Anna Longhi è morta ieri all’età di 76 anni, a seguito delle complicazioni dovute ad una polmonite.

Volendola ricordare con il sorriso, vi riproponiamo l'indimenticabile visita alla Biennale di Venezia nel '78 al fianco di Alberto Sordi nell’ episodio “Le vacanze intelligenti” del film “Dove vai in vacanza?” (1978).

Le vacanze estive dei coniugi Proietti vengono per la prima volta organizzate dai loro figli, ormai quasi tutti vicini alla laurea, che costringono i genitori ad ovviare alle solite vacanze rilassanti per rimpiazzarle con visite a musei, città e luoghi di interesse artistico. La Biennale è tappa obbligatoria.

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giovedì 12 maggio 2011

di Unknown

Che ci fanno Picasso, Degas e gli altri nell'ultimo film di Woody Allen?


"Midnight in Paris" è il film di Woody Allen che ha inaugurato ieri il Festival di Cannes. Più che di film si dovrebbe parlare di fiaba.

Nella capitale francese Gil è arrivato insieme alla fidanzata Inez (Rachel McAdams) e ai suoceri.
Una sera, complice la noiosa presenza di un amico di Inez, decide di andarsene solo a passeggio per la città. E come Alice nel paese delle meraviglie incontra all'improvviso lo stregatto, Gil viene fermato da un’automobile con sopra due eleganti passeggeri che lo invitano a salire. 
Sono Zelda e Scott Fitzgerald, lo scrittore e sua moglie, decisi a trascinare Gil a una festa per Jean Cocteau dove tra gli invitati compare anche Ernest Hemingway.
Più tardi si fa salotto da Gertrude Stein (Kathy Bates), con Pablo Picasso ed una bellissima ragazza, Adriana, (Marion Cotillard) che ha appena chiuso una tempestosa relazione con Modigliani
Gil avrà anche l'opportunità di sedersi in un bistrot con Salvador Dalì (Adrien Brody), fare quattro chiacchiere con Man Ray, suggerire a Bunuel la trama dell’Angelo sterminatore, congratularsi di persona con il suo autore preferito T. S.Eliot
Il protagonista finirà anche nella Parigi anni '20, da «Maxim’s», e tra le note ed i salti di un can can,  darà una stretta di mano a Toulouse Lautrec e ai suoi amici, Degas e Gauguin.

Allen ha catapultato i grandi dell'arte del ventesimo secolo in un sogno a colori...

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domenica 8 maggio 2011

di Unknown

Giovanni Albanese da artista a regista, dalla fabbrica al vernissage in "Senza arte nè parte"

La disoccupazione è oramai una piaga della nostra società a cui già da un bel po' il cinema ci ha abituati, proponendocela attraverso svariati punti di vista.

Il poliedrico Giovanni Albanese, essendo regista ma anche artista, non poteva che scegliere il confronto stridente con la bizzarria e la frivolezza del sistema ruotante intorno all'arte contemporanea. 
Non a caso lo fa proprio alla vigilia della 54. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, evento che lo vedrà coinvolto nei panni di artista (anche lui compare nella lunghissima lista di Sgarbi).
In "Senza arte nè parte", nelle sale cinematografiche dallo scorso 6 maggio, mette quindi in atto una critica  contro il sistema di cui egli stesso fa parte. 

G. Albanese sul set con i protagonisti del film

La storia ruota intorno a tre operai del rinomato pastificio salentino Tammaro, licenziati e poi riassunti dallo stesso Cavallier Tammaro (Paolo Sassanelli), come custodi di una piccola ma importantissima collezione d'arte contemporanea. 
Tra questi c'è Enzo (Vincenzo Salemme), sposato con Aurora (Donatella Finocchiaro) e due figli piccoli a carico. C'è Carmine (Giuseppe Battiston), divorziato alle prese con una madre bizzarra ed un fratello minore scapestrato (Giulio Beranek). Infine Bandula (Hassan Shapi), un immigrato indiano, ormai al verde e senza più un posto dove dormire.
L'incontro con i "Tagli" di Fontana, la "Merda d'artista" o l' achrome "Rosette" di Piero Manzoni o di un'opera come "Bachi da setola" di Pino Pascali, innescano con facilità il meccanismo che vedrà coinvolti gli ex quattro moschettieri del rigatone in una pseudo-truffa  nel bel mondo dei galleristi, tra vernissage ed aste dai numeri esorbitanti.

G. Battiston (Carmine) in una scena del film,
 mentre sceglie le rosette per riprodurre l'achrome di Manzoni

Il film è pungente ma affatto irriverente. Attraverso il faccia a faccia di due mondi totalmente estranei ne vien fuori una commedia agrodolce, in cui dramma e satira, scherzo e presa di coscienza si intrecciano e si alternano in maniera calibrata, senza perdersi in banalità.
L'idea iniziale, però, imbastita attorno alla frase più banale che si possa pronunciare di fronte ad un'opera d'arte contemporanea, "Questa saprei farla anch'io!", si sarebbe potuta ampliare maggiormente.
D'accordo con me anche P. Mereghetti che su "Il Corriere della Sera" ha scritto: 
"E alla fine non riesci a toglierti dalla testa che un’idea di questo tipo avrebbe potuto essere sfruttata molto di più"
Vale comunque la pena andarlo a vedere. Guardate il trailer, magari vi invoglia.



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