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mercoledì 10 luglio 2013

di Unknown

Il nuovo museo/studio di Zaha Hadid

Zaha Hadid,
(Link foto)
La regina dell'architettura stupisce ancora una volta. Mi riferisco a Zaha Hadid, che in pieno stile archistar è sul punto di acquistare l'edificio dell'attuale Design Museum di Londra, museo che a breve traslocherà in una nuova sede. Secondo il World Architecture News l'affare si aggirerebbe intorno ai dieci milioni di sterline, e il bottino, certo di non poco conto, finirà in beneficenza. Il tutto è previsto per il 2015.

Hadid già progetta di riempire il suo nuovo museo-studio con il suo immenso archivio e di utilizzare la location per esposizioni e mostre d'arte, intessendo dialoghi fitti con il mondo del design, dell'arte e della fotografia.

Non resta che attendere la prima mossa dell'architetto più famoso al mondo, vi pare che prima di metter piede nell'edificio non lo ristrutturi in pieno stile Hadid? E noi tutti lì: ad osservare, analizzare, criticare e osannare.


Design Museum, Londra
(Link foto)
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martedì 20 novembre 2012

di Unknown

Tutti in ballo con il Gangnam Style, da Ai Weiwei a Anish Kapoor

Psy nel video del Gangnam Style
Il GanGnam Style del repper sudcoreano PSY  è il video più cliccato del momento (questa settimana ha ottenuto oltre il miliardo di visioni - il che lo rende il secondo video più visto su YouTube dopo Justin Bieber), è il motivo più ballato nelle discoteche e molto probabilmente anche nelle balere un po' più vecchiotte ci si scatena con questa strana danza equina. Il passo del galoppo l'ho ritrovato perfino in un corso di zumba fitness in palestra. Qualche settimana fa, dopo i flashmob di Milano e Palermo, l'hanno ballato in 30.00 a Roma, in Piazza del Popolo e qualche giorno prima sui TG non faceva altro che passare l'inedita versione con la top model  Heidi Klum. 
Insomma, davvero tutti "gangnammizzati"!

Ai Weiwei nel video parodia mentre caccia le manette
 (photo The Guardian)
Mancavano all'appello gli artisti e il loro carico giustamente polemico. Il primo a parodiare il cantante rep è stato circa un mese fa Ai Weiwei, il noto artista dissidente cinese che, manco a dirlo, è stato anche in quest'occasione nuovamente censurato. Il video era stato girato nel cortile di casa sua a Pechino e tra un salto e l'altro, l'artista mostra e poi indossa le manette. Il suo intento, come sempre, richiamare l'attenzione sulla libertà d'opinione negata nel suo paese. Ricordate il suo arresto nel 2011, senza che si sapesse nulla di lui per due lunghi mesi?

Anish Kapoor nel video parodia a Londra
(photo The Guardian)
Giovedì scorso a scendere in campo, in segno di solidarietà nei confronti del collega cinese e al ritmo del gangnam style, è stato quindi Anish Kapoor. Circa 250 persone hanno risposto alla sua chiamata e si sono radunate nel suo studio di Londra, inclusi gli artisti Mark Wallinger, Bob e Roberta Smith e Tom Phillips, figure importanti del mondo dell'arte come Alison Myners, presidente dell'ACI, e Tamara Rojo, direttore artistico del National Ballet. A breve il video sarà su You Tube. 

Nel frattempo guardiamoci quello di Ai Weiwei e attendiamo altri GanGnam raptus artistici in maglia rosa.



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sabato 3 marzo 2012

di Unknown

L'arte terapia non sta alla schizofrenia come la schizofrenia sta all'arte

L'Art therapy, disciplina che comincia a prender piede dagli anni '50 in poi, sembra non funzionare nei pazienti malati di schizofrenia. 
A decretarne l'effetto nullo è uno studio pubblicato sulla versione on line del "British Medical Journal".

La terapia, come altre d'ausilio ai farmaci,era da tempo utilizzata nella cura dei pazienti, ma fino ad oggi nessuno studio serio ne aveva messo in luce i reali effetti. Lo ha fatto ora un team di ricercatori del Centre for Mental Health dell' Imperial College di Londra.

417 pazienti schizofrenici, con un età media di 18 anni, hanno partecipato alla ricerca. Sono stati suddivisi in tre gruppi: il primo gruppo è stato sottoposto per 12 mesi a sedute settimanali di arte-terapia più cure standard; il secondo gruppo con la stessa cadenza è stato sottoposto ad altro tipo di terapia più il trattamento standard; il terzo gruppo è stato curato esclusivamente tramite trattamento standard. 
A fine cura, tra i tre gruppi, in quanto a risultati ottenuti, non è emersa alcuna differenza. 

E pensare che leggendo biografie di artisti, molto spesso la schizofrenia va a braccetto con la creatività più pura.

Pensate ad esempio ad Edvard Munch, molto probabilmente affetto da una sindrome schizoide. La lista sarebbe ancor lunga, soprattutto includendo nel discorso anche artisti che sfiorarono la pazzia vera e propria. Tormento, autodistruzione, depressione, ossessioni... occhi e cervelli malati e visionari tornano spesso nelle vite dei maggiori artisti, spesso come semi germogliati in atti di pura creatività.

Siamo sicuri che i 417 pazienti fossero affetti da schizofrenia? E se fosse semplice creatività che non vuol esser curata?



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lunedì 25 luglio 2011

di Unknown

Ricordando Lucien Freud

Lucien Freud
Il 20 luglio, all'età di 88 anni, è morto Lucien Freud, l'artista figurativo più famoso dell'emisfero occidentale.
Negli ultimi anni alcuni suoi lavori sono stati acquistati per cifre esorbitanti. Basti ricordare Benefits Supervisor Sleeping, venduto per $ 33.6m da Christie's di New York nel maggio del 2008, un vero record per un artista vivente. Eppure, venti anni prima, il mondo volubile dell'arte lo bollava come un artista conformista, di nessun serio interesse. Nel 1987 la scelta di Jean Clair di curare una retrospettiva dell'artista per il Centre Pompidou fu molto criticata, perchè in disaccordo con la mission di un'istituzione dedicata soprattutto all'avanguardia.

Nipote di Sigmund Freud, Lucian nasce a Berlino nel 1922 e si trasferisce a Londra all'età di dieci anni con la sua famiglia, per sfuggire alle persecuzioni naziste. Naturalizzato inglese, prima dei diciotto anni, presta servizio nella Marina Mercantile Britannica, ma la sua passione sarà sempre la pittura, facendosi largo nel mondo dell'arte con il peso del suo altisonante cognome.

Lucian tenne la sua prima personale nel 1944 e dieci anni più tardi già rappresentava la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia, a fianco di Ben Nicholson e Francis Bacon. Proprio l'incontro con quest'ultimo si rivelò fondamentale per il suo sviluppo artistico.

Benefits Supervisor Sleeping
Anche se dipinse nature morte all'inizio della sua carriera, è più conosciuto per i suoi ritratti ad olio in cui del bell'aspetto delle donne da lui dipinte resta una dolce carnalità resa patetica dal suo sguardo impietoso.  Più volte dichiarò:
"Voglio che la pittura sia carne".
Che si trattasse di volti dal sangue blu, della regina Elisabetta o della venere scarna della moda Kate Moss, le sue pennellate ad alto contenuto di ossido di piombo, senza sconti di casta, scrutavano la fisicità umana, esasperandone le fattezze, per restituire una visione veritiera delle metamorfosi della vita e del tempo. 

Il gallerista William Acquavella, agente del pittore, ha dichiarato alla BBC: 
"Viveva per dipingere e ha dipinto fino all’ ultimo della sua vita".
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