Visualizzazione post con etichetta New Art. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta New Art. Mostra tutti i post

mercoledì 2 gennaio 2013

di Unknown

New Art | Fiabe contemporanee di Marianna Di Palma

M.Di Palma, Legami
I lavori fotografici di Marianna Di Palma raccontano giudizi universali e fiabe contemporanee in cui i corpi si prestano ad accostamenti e relazioni improbabili. Alle strutture e impostazioni spaziali rubate all'iconografia religiosa e mitologica fanno da pendant aureole originali e corpi femminili presentati come Madonne terrene o divinità moderne alla scoperta di misteri nascosti. 
In ogni immagine si ritrova uno spazio preciso ma difficile da decifrare e alla profondità metaforica si sovrappone la bellezza del contesto immaginario.

Nella fotografia Marianna crea una realtà che definisce "trucchi di corpi vivi": teste sottovuoto da cui spuntano corna, castelli di lego in cieli apocalittici, colombe che sorreggono macigni con corpi addormentati, donne gravide accoccolate su tigri protettive, abbracci inaspettati, corpi sospesi tra farfalle rosse e api, scatole da cui si liberano in volo aeroplani di carta...tutto concorre alla definizione visiva di un racconto poetico e sublime. 

M. Di Palma, Per sola osmosi

Marianna riguardo ai suoi lavori afferma:
"La mia ricerca artistica si avvale congiuntamente del mezzo classico pittorico e dei media tecnologici. Attraverso la fotografia trovo una giusta dimensione. I miei lavori rappresentano personaggi che non esistono e che mutano nel tempo senza un fermo immagine dettagliato, attraverso la manipolazione digitale. Tramite la svestizione, riesco ad osservare l’aspetto più genuino dell'essere umano. Perché l’inconscio è tenuto nascosto dalla maschera dello status sociale e biologico, ma è sempre pronto ad emergere. Non sono altro che una specie di “costumista” del mio tempo. Il risultato finale è un mix tra collage e composizione scenografica."

M. Di Palma, La risoluzione dei conflitti
Vi consiglio di dare uno sguardo al suo sito e alla sua galleria di foto per perdervi nel suo mondo visionariamente reale.
    ________________________________________________________________________

Marianna Di Palma è una giovane artista nata a Termoli il 24 giugno1982. Durante gli anni affonda le proprie radici nella fotografia e nella pittura nutrendo un interesse per l´arte astratta. Proseguendo nella sua vocazione artistica nel 2004 si iscrive all´Accademia di Belle Arti di Bologna, città dove attualmente vive. Oggi l´autrice porta avanti la sua pratica avvalendosi congiuntamente sia del mezzo classico pittorico e dei media tecnologici. Artista contemporanea in continua crescita, espone sia in Italia che all'estero.
Condividi questo post

lunedì 26 novembre 2012

di Unknown

NewArt | Federica Di Carlo, la vita in un'unica immagine

Premessa: nel momento in cui mi è arrivata l'email di Federica per la nostra selezione New Art, il suo nome mi rimbombava in testa, sicura di averlo già sentito altrove. Quando le immagini del suo lavoro mi sono apparse sul pc ho capito. Come vi ho già svelato, ho un taccuino in cui annoto i nomi degli artisti che "Bum!" a primo impatto e senza troppi giri di parole e concetti astrusi, mi colpiscono e su cui vorrei scrivere un giorno almeno un post. Ebbene Federica Di Carlo era già in cima alla mia lista, quindi sono davvero felice oggi di presentarvi il suo lavoro, ma andiamo con ordine...

Federica Di Carlo è una giovane artista dalla creatività poliedrica, utilizza i linguaggi dell'arte contemporanea con intelligenza e senza farsi ingannare troppo dalla sperimentazione e dalle sue forme falsamente accattivanti.

F. Di Carlo, Test d'identità,
installazione, 2010
Tramite la pittura indaga temi e soggetti importanti, restituendoci visioni poetiche della vita. Pose poco convenzionali ma molto naturali, in cui il colore a macchia ha un peso e un significato non casuale, spesso portatore di messaggi dell'anima. Test d'identità è un'installazione che racconta i sentimenti che s'intrecciano bruscamente o s'insinuano pacatamente nel corso naturale della vita. Le donne dipinte da Federica hanno la dolcezza, il timore del mondo e l'incertezza del futuro tutto in uno sguardo. Ma è anche e soprattutto uno studio sul corpo, le sue trasformazioni e la sua fragile bellezza.

F. Di Carlo, Stream of Consciousness,
installazione, 2012
L'installazione Stream of Consciousness è un vortice cinetico dall'andamento casuale ma dipendente dal passo e dallo sguardo di chi vi gira attorno. Si tratta di una scultura circolare percorsa da un fascio di luce e da tante piccole e leggerissime forme cartacee, con l'immagine di una carpa ricavata da un antico timbro, scovato da Federica a New York. Il tutto viene continuamente deformato e ripetuto da uno specchio posto alla base. E' un'indagine moto-visiva degli istanti creativi, quelli che si susseguono e accavallano caoticamente nel tempo che genera creazioni artistiche. E' il caotico mondo delle idee che prendono una direzione nella mente, sviandola e contraddicendola di continuo.

F. Di Carlo, Stream of Consciousness,
installazione, 2012
La sua installazione-performance I saltatori è un racconto umano, ibrido  di storia, memoria e tempo, quello in cui i ricordi delle persone care si relegano al sicuro e nel contempo si scrollano di dosso. Un salto su un prato di papaveri, immagine di tomba e di rinascita. Federica stessa rivela: 
"Ho scelto il papavero sia per il suo colore forte e deciso, sia perché nella simbologia assume la valenza di veleno che provoca intossicazione ma allo stesso tempo se usato in dosi ridotte possiede forti proprietà medicinali. Inoltre il papavero è associato al simbolo del potere. L'idea era riunire in uno stesso simbolo il virus e la cura. La morte e l'assimilazione di essa".

F. Di Carlo, I saltatori,
installazione, 2011
E' un'inedita visione del lutto, una visione intima, sicuramente autobiografica ma che riflette l'idea universale della morte e scandisce un tempo di metabolizzazione differenziato per ognuno di noi. 

La forza di quest'artista è tutta nel suo saper indagare e sintetizzare in una sola immagine sia l'io che il noi. E' nella capacità di saper cogliere gli istanti profondi e i temi importanti della vita, per restituirceli con sensibilità e chiarezza. E' nella volontà di prestarsi all'ascolto del respiro del mondo, per decifrarne il mistero... semplicemente.

Per saperne di più vi rimando al suo sito
    __________________________________________________________________

Federica Di Carlo è nata a Roma nel 1984. Dopo aver studiato presso l'Accademia di Belle Arti della sua citta' e di Bologna, ha vissuto a Barcellona e a Londra dove ha frequentato diversi corsi di perfezionamento ed è entrata in contatto con artisti internazionali. Una delle sue ultime esperienze è stata a Salisburgo con l'artista americana Judy Fox, per affinare le tecniche scultoree.
Ospite di numerose collettive in Italia e all'estero, ha suscitato grande interesse da parte di pubblico e critica. Tra le sue ultime esposizioni "Fabula in art" presso i musei di San Salvatore in Lauro, con la collaborazione di: Arushi Art New Delhi India, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Riso Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia, dove in occasione di Fabula in Art III ha esposto assieme a grandi artisti come: Shirin Neshat, Patrick Guerresi Maimouna, MimmoPaladino et al. Nella stessa occasione la sua opera è stata battuta all'asta dalla CHRISTIE'S.
I Saltatori è stata una mostra a cura di Valentina Bernabei (curatrice e giornalista per flashart) presso la Casa Internazionale delle Donne. 
"Stream of consciousness",  presso la galleria IPSAR di Roma, è stata curata da Chiara Natali con una presentazione della curatrice del contemporaneo della Galleria nazionale d'arte moderna di Roma, Angelandreina Rorro.
Appena rientrata nella sua città, dopo un paio d'anni vissuti a Barcellona, Federica è stata notata proprio dalla Rorro in occasione della mostra presso la Casa internazionale delle donne.
Di recente è stata tra i vincitori del prestigioso concorso Como Contemporary Contest 2012.
Condividi questo post

sabato 10 novembre 2012

di Unknown

New Art | Tomaso Marcolla e l'ironica serietà dell'arte

Tomaso Marcolla non gira mai intorno ai concetti, punta dritto al senso e non senso di ciò che intorno a noi accade. La sua produzione è una contaminazione tra grafica, arte pittorica, arte digitale e illustrazione.
I suoi collage sono sipari in acrilico che mandano in scena realtà naturali: un fiore, un paesaggio o un intreccio di rami. La stampa fotografica sembra disperdersi nell'acrilico e viceversa. Sembra quasi che una strana pozione stia sciogliendo i colori dinanzi ai nostri occhi. 
La sua produzione grafica a penna ed acquerello sembra essere il dettato visivo di un occhio che scruta il mondo e i suoi oggetti del quotidiano con scrupolosa cura.

T. Marcolla, Mela_inavado,
2006, foto e computer grafica

Ma la parte più interessante del lavoro di quest'artista, quella che ci restituisce le contraddizioni e assurdità della nostra civile società, si nasconde in una serie di  vignette. Un mix tra foto e computer grafica, forti immagini d'impatto visivo e concettuale, che senza equivoci ci spingono ad una riflessione ben precisa. Il gioco è imbastito tutto su semplici e mai scontati accostamenti soppesati con ironica serietà.

T. Marcolla, War, 2007,
foto e computer grafica
War, la sua composizione di proiettili non anonimi, è un quadro amaro delle intenzioni umane che smuove le coscienze e nel contempo un invito alla presa di responsabilità.
La sua matita stretta in vita da un etichetta di censura è più eloquente di uno sciopero di logorroici giornalisti.
La sua Mela_invade è più forte e comunicativa di qualsiasi prima pagina di stampa: una mela rossa, che simboleggia il mondo, e due morsi dalle sembianze di militari che avanzano muniti di mitra. Non a caso quest'opera grafica è stata utilizzata per promuovere una commedia sui diritti umani e ha ottenuto il primo premio nella sezione grafica dei “Best artist 2009” organizzati dal Muvac, Museo Virtuale Arte Contemporanea.

Se è vero che l'arte contemporanea produce prima di tutto simboli, le immagini confezionate da Marcolla potrebbero essere etichette simboliche del nostro tempo. 

Per saperne di più sull'artista e i suoi lavori vi invito a fare un giro sul suo sito.
         _____________________________________________________________________

Tomaso Marcolla, Diplomato all'Istituto d'Arte di Trento ha iniziato l'attività di grafico nel 1985.Attualmente è impegnato nel campo della grafica, si occupa inoltre di prodotti multimediali. Socio dell'AIAP "associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva". Membro del BEDA "Bureau of European Designers associations". All'attività professionale di grafico, abbina l'attività artistica con una variegata produzione che spazia dagli acquerelli agli oli, dalla fotografia all'acrilico, dalle vignette ai lavori grafici fino alla computer grafica. Ha già vinto Premi, esposto in numerose collettive ed ha allestito personali in diverse gallerie e spazi pubblici. 
Condividi questo post

lunedì 5 novembre 2012

di Unknown

NewArt | Diego Perucci e la sua poetica semplicità

Diego Perucci, in arte Don Manuel Bueno Martire, è un artista essenziale. 

E' questa la primissima impressione che si ha guardando i suoi lavori. Dal suo curriculum vitae scopriamo che è anche una sorta di scrittore in erba.

Uait, tecnica mista, 2011
In effetti, un po' in tutti i suoi lavori, sembra nascondersi una storia che attende di essere raccontata. Quella che ognuno di noi immagina dinanzi a due occhi che si perdono nel bianco di un fondo monocromo, o negli occhi di un cane, Otto, che ci guarda silenzioso, quasi a volerci ipnotizzare. 

Otto, tecnica mista, 2012
In alcuni suoi dipinti, soprattutto nei paesaggi, il mondo sembra perdere il suo equilibrio e dilatarsi. Dell'uomo non rimane che la silhouette. Spesso sembra di sfogliare un libro illustrato di favole contemporanee fatte di partenze e approdi in luoghi della memoria. Dinanzi alle sue quattro piccole sedie color cielo si ha la voglia irresistibile di sedersi e prendersi una pausa dal quotidiano.

Sedie, tempera su legno, 2011
E poi ci sono i motivi a metà tra pattern anni '70, linee nere sinuose dal sapore art nouveau e labirintici tratti alla Keith Haring che si mescolano e si accordano con naturalezza su qualsiasi tipo di supporto, perfino su violini chitarre.
Diego ci ha colpiti per la sua poetica semplicità!

Per saperne di più vi consigliamo di fare un giro sul suo sito.
     ____________________________________________________________________
Diego Perucci è nato a Brescia nel 1985. Si è diplomato al Liceo Classico Arnaldo di Brescia e ha conseguito la Laurea in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Siena. Vive e lavora fra Brescia e Siena. Dal 2008 è membro del Collettivo RAM di Brescia, gruppo di artisti e tecnici rivolto alla sperimentazione artistica del suono. Dal 2010 è Presidente dell’Associazione culturale RèSISTANCe di Siena, attiva nella ricerca, nella produzione artistica e nell'organizzazione di eventi. Nel 2009 è stato vincitore del "X Premio di Narrativa essenziale formiche rosse" di Siena. Ha già partecipato a diverse mostre personali e collettive.
Condividi questo post