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lunedì 20 gennaio 2014

di Anonimo

San Lorenzo: un piccolo Museum Quarter nel cuore di Roma


Negli ultimi tempi ho notato come numerose gallerie d’arte abbiano deciso di spostarsi dal centro città per esplorare le zone più disparate. Non si tratta esclusivamente di una scelta pratica ed economica, ma dettata il più delle volte da una voglia di rinnovamento. 
Il quartiere San Lorenzo, fra Piazza San Giovanni e L’Università La Sapienza, è uno di quei luoghi che ha visto la propria rivalutazione negli ultimi anni: negozi e boutiques, caffè letterari e, last but not least, gallerie d’arte.

sabato 4 maggio 2013

di Anonimo

Ghitta Carell e il potere del ritratto



Ha inaugurato il 18 aprile presso il Pastificio Cerere "Ghitta Carell e il potere del ritratto", omaggio alla fotografa scomparsa nel 1972.
La mostra comprende un corpus di 150 fotografie dislocate in quattro differenti sedi dello storico ex Pastificio del quartiere romano San Lorenzo.

Ghitta Carell, nata a Budapest nel 1899 comincia a formare la sua identità viaggiando in Europa fino ad approdare in Italia agli inizi degli anni '20. Una fotografa dall'eccezionale occhio analitico che è riuscita ad immortalare nei suoi scatti la società del periodo; dai Papi alla nobiltà, dai sovrani ai letterati. Le sue foto sono riuscite sempre a cogliere "il bello" di ogni soggetto.




Antesignana del fotoritocco, è stata una donna precisa e meticolosa che nella sua continua ricerca della perfezione ha truccato e pettinato diverse nobildonne romane prima di ritrarle. Chi è stato fotografato da lei ricorda lunghe giornate di scatti in pose accuratamente scelte e determinate dal suo spirito deciso e diretto. 
Il suo carattere forte le permette di intrattenere rapporti con le personalità più in vista del periodo, il suo stile diventa immediatamente riconoscibile e col passare del tempo quasi ogni famiglia della medio borghesia romana si fa fotografare da lei, i suoi scatti cominciano per la società a rappresentare un’affermazione di benessere, quasi uno status symbol dell’alta società.




La curiosità, caratteristica fondamentale del suo operato, la conduce a numerose sperimentazioni sulle varie tecniche di modifica dei negativi e delle lastre fotografiche, si tratta di una delle prima fotografe infatti che lavora le foto in fase di stampa. Aggiunge particolari ai suoi scatti, un riflesso nei capelli, un bagliore nello sguardo, in alcuni casi modifica le ombre create dalla luce, per smussare tratti induriti dalla luce e conferire quindi una maggiore dolcezza. Operazioni che nell'era di photoshop fanno pensare a come la scrupolosità di questa donna si sia spinta così in là in un'epoca in cui tecniche d'avanguardia erano vera fantascienza.



La mostra comprende un insieme di 15 fotografie originali e una serie di immagini stampate per l'occasione, divise ed articolate in un percorso che si snoda fra gli ambienti dell'ex Pastificio: lo Studio d'Arte Contemporanea Pino Casagrande presenta una serie di scatti con protagonista il clero più una selezione di ritratti della nobiltà e della borghesia italiana, la Fondazione Pastificio Cerere espone riviste dell'epoca e una selezione di immagini correlate da un video riassuntivo, nello Spazio Cerere troviamo il corpus più consistente di scatti dell'artista e nel ristorante Pastificio San Lorenzo una serie di immagini dedicate al ritratto femminile.
Una mostra corposa e variegata che rende omaggio ad un'artista che è riuscita con la sua puntigliosità e maestria a cristallizzare un'epoca nelle sue nitide sfaccettature.

[per maggiori info]
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