Gli Stati Uniti alla 54a Esposizione Internazionale d'Arte sono rappresentati dai lavori di Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla nell'esposizione intitolata "Gloria".
Scultura, performance, video ed elementi sonori si combinano tra loro in giustapposizioni inaspettate, tutte alimentate dalla competitivitá e dal nazionalismo.
Sana o malata che sia, la competitivitá si ritrova nei Giochi Olimpici, nel commercio internazionale, nei complessi industriali e nella Biennale stessa.
Due delle sei opere site specific presentate sconfinano dal proprio spazio per riecheggiare ed essere visibili anche dagli altri padiglioni, marcando la presenza degli Stati Uniti a Venezia.
All'esterno Track and Field espone un autentico carro armato di 60 tonnellate capovolto. Sul cingolo destro vi è sovrapposto un tapis roulant funzionante. Un atleta della Federazione statunitense di Atletica Leggera corre ad intervalli regolari durante l'esposizione, rievocando i temi della competizione, del nazionalismo e del militarismo in rapporto al corpo umano, alla salute e al fitness.
Ma a stupirci piacevolmente è sicuramente Algorithm, riproduzione di un organo a canne costruito su misura che nel retro nasconde un bancomat Diebold.
La sostituzione della tipica tastiera e dei pedali con i vari elementi di un bancomat, fanno si che ad ogni transazione finanziaria che i visitatori eseguono, corrisponda una registrazione musicale esclusiva.
I suoni interagiscono in maniera imprevedibile, dando vita ad una rappresentazione auditiva del commercio globale internazionale.
Allora & Calzadilla lavorano assieme dal 1995 e vivono a San Juan, Portorico. A Venezia restituiscono un'idea del proprio stato disincantata, proponendo convinzioni e simboli che da miti si trasformano in consapevoli contraddizioni.
Per saperne di più vi rimandiamo al sito del Padiglione Stati Uniti d'America.