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lunedì 10 ottobre 2011

di Unknown

David Smith al Whitney Museum di New York con i suoi giganti d'acciaio

D. Smith Cubi XXI , 1964, installato presso il Whitney Museum
(http://www.artnet.com)
L'artista americano David Smith e la sua ricerca costante della forma geometrica attraverso sculture di piccole e monumentali dimensioni, sono al centro della mostra allestita presso il Whitney Museum of American Art.
"David Smith: cubes and anarchy", questo il titolo della mostra, riunisce circa 60 opere tra sculture, disegni, dipinti, fotografie e alcuni dei suoi taccuini mai esposti prima, per esplorare l'intero percorso dell'artista.

Il sottotitolo della mostra  rimanda al potere rivoluzionario delle forme geometriche già preannunciato dai costruttivisti russi. L'arte di Smith è stata suggestionata da grandi artisti del calibro di Mondrian, Kandinsky e Picasso.
Smith, partendo dalle loro intuizioni, si afferma quale poeta della scultura saldata, producendo una quantità eterogenea di lavori definibili per ossimori. 

D. Smith, Zig III, 1961
(http://www.whitney.org/Exhibitions/DavidSmith)
Le sue opere sono fusioni  di geometrie semplici e tecniche e materiali di fabbricazione industriale; sono felici connubi tra forme senza tempo, gesti assoluti e potenza e materia viva della vita moderna, vestita d'acciaio e d'alluminio. 
Formule precise che hanno reso Smith un felice funambolo dell'arte in bilico tra matematica, geometria e fantasia.
Nella creazione di questa sintesi, Smith ha ridefinito l'estetica e le ambizioni della scultura.

La mostra, al Whitney fino all'8 gennaio 2012, sarà riallestita presso il Wexner Center for the Arts, Columbus, nell'Ohio.
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