J. Fabre, Sogno compassionevole, 2011 (foto da www.kataweb.it) |
Già fa discutere l'opera "Sogno compassionevole" presentata dal fiammingo Jan Fabre, una versione della Pietà Michelangiolesca conturbante e macabra ma secondo l'artista "affatto blasfema".
La vergine, il cui volto è raffigurato da un teschio, stringe tra le braccia non un Cristo morto ma il corpo dell'artista stesso, in abito da sera e in stato di decomposizione, attaccato da farfalle, insetti e scarabei. Con una mano sorregge un viscido cervello in puro marmo di Carrara.
J. Fabre, Sogno compassionevole, 2011 (foto da www.kataweb.it) |
L'opera è visibile presso la Scuola Grande della Misericordia a Venezia ed è parte di una grande installazione composta da altre cinque sculture tra cui cervelli ingranditi sormontati da tartarughe rovesciate, alberi bonsai e croci. Il tutto posto su un'aurea pedana su cui è possibile salire solo in pantofole.
L'opera è stata presentata in anteprima e fa parte delle mostre collaterali alla 54. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale.
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