martedì 5 aprile 2011

di Unknown

ANTEPRIMA: NUOVE E VECCHIE EPIFANIE PER MIMMO PALADINO

Mimmo Paladino

Dal 7 aprile al 26 giugno 2011, Milano sarà teatro di un imperdibile evento: Palazzo Reale, ma anche Piazza Duomo e l’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II, accolgono la monografica di Mimmo Paladino (Paduli, 1948). Curata da Flavio Arensi, promossa dal Comune di Milano – Cultura, prodotta da Palazzo Reale, Civita e GAmm Giunti, la mostra prende in esame oltre trent’anni di attività del maestro campano.
Dai microfoni di Radiotre, durante un'intervista all'artista e al curatore della mostra in questione, si sono svelati alcuni retroscena.
Arensi riguardo i criteri di scelta adottati ha dichiarato: "Abbiamo tentato di unificare questi trent'anni di storia che vanno dagli anni '70 ad oggi presentando però in maniera alternata quella che è stata la storia di Mimmo e quello che è il presente, con gli ultimi lavori".
L'intento, sempre secondo le dichiarazioni dello stesso curatore, è consistito nel riunire opere che non si vedevano da parecchi anni in Italia, anche andando a recuperare i lavori sparsi per l'Europa e l'America.
Ritorna, quasi come una sorta di revival di se stessa, anche la nota "Montagna di sale", lavoro simbolo del rinascimento napoletano, apparsa nel 1990 a Gibellina dove era stata realizzata per essere la scena di un’opera teatrale in Sicilia e poi esposta in Piazza del Plebiscito a Napoli dove fu fatta esplodere.

La Montagna di sale, Piazza del Plebiscito
(fonte http://www.museomadre.it/it/opere.cfm?id=373
La scultura in versione ridotta è stata posizionata davanti Palazzo Reale. Secondo il progetto originario, avrebbe dovuto essere sistemata tra il monumento a Vittorio Emanuele II e la facciata della Cattedrale, ma ragioni di forza maggiore non l’hanno permesso.
Aldilà delle polemiche e controversie circa la definitiva collocazione, l'opera, durante la realizzazione, ha già attratto innumerevoli curiosi, dato il suo fascino piuttosto fiabesco. In effetti dalle parole dichiarate dall'artista si evince anche una sorta di storia, storia di un viaggio di un'opera che di volta in volta instaura un nuovo dialogo urbano.
L'artista stesso ha affermato: "La montagna riappare per la seconda volta ed il termine riappare mi piace perché è una sorta di epifania, dopo Napoli non avrei mai pensato di farla riapparire ma Milano mi è sembrata la giusta seconda intermedia tappa, c'è questo filo sottile che dal Sud sale verso il Nord, tant'è vero che per il sale si è voluto specificatamente della Sicilia".
Tra le altre opere si potrà ammirare anche l'opera che segnò il ritorno al disegno nell'arte contemporanea, mi riferisco al celebre "Silenzioso mi ritiro a dipingere un quadro" del 1977, ma sarà possibile indagare anche l'interesse dell'artista per altri media, come ad esempio le diverse contaminazioni con la musica.
Passato e presente, nuovi contesti ed opere inedite sono le premesse giuste per un evento espositivo su cui vale la pena scommettere.

Per maggiori informazioni riguardo la mostra si rimanda a http://www.teknemedia.net/archivi/2011/4/6/mostra/43583.html

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