"Stanzas", l’installazione all’Arsenale di Meris Angioletti, è solo apparentemente immateriale.
L'artista si presenta alla Biennale di Venezia 2011 con un'installazione molto simile ad uno spettacolo teatrale, in cui gli attori compaiono solo tramite le loro voci fuori campo. Lo spettatore non è più colui che assiste passivo nella sua comoda poltrona al dramma che va in scena. E' letteralmente rapito dal gioco sonoro di cantilene, rumori metallici di sottofondo, rime cantate, sillabate, sussurrate e urlate, teorie lineari e teorie senza capo né coda.
L'artista, tramite un mix magico di luci e voci, in bilico come funamboli su un'evanescente struttura narrativa, indaga il rapporto tra creazione cinematografica e cura mentale.
Eccovi il video, chiudete gli occhi e godetevi lo spettacolo...
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