lunedì 9 maggio 2011

di Unknown

I rischi dell'esporre all'aperto: i tifosi in festa distruggono la Montagna di sale di Paladino

C'è chi per festeggiare una vittoria si taglia i capelli o la barba fatta crescere per lungo tempo, c'è chi sfila in bikini (ricordate la Ferilli nel 2001 per la Roma?) e c'è chi decide di farlo con l'arte contemporanea.



E' accaduto a Milano, nella notte tra sabato 7 e domenica 8 maggio, quando i festeggiamenti per lo scudetto appena vinto dal Milan dalla strada si sono estesi alla "Montagna di sale", installazione di Mimmo Paladino esposta da aprile in Piazzetta Reale, in occasione della retrospettiva dedicata all'artista (ne avevamo già parlato in un recente post).

Fonte: LaStampa.it

Peccato che i festeggiamenti si siano trasformati in veri e propri atti di vandalismo contro gli eleganti cavalli in bronzo che completano l'opera.  I dirigenti del Milan nel frattempo corrono ai ripari e garantiscono che il restauro avverrà a spese loro.

Fonte: industriadelturismo.com

L'opera d'altronde non è nuova a questo tipo di interazione. 
Quando era stata allestita a Napoli, in Piazza del Plebiscito, prima era stata derubata del sale ed infine fatta letteralmente esplodere durante il Capodanno.

E' strano e paradossale che un'opera dal carattere effimero come "Montagna di sale" continui comunque a scrivere una sua storia fatta di riproposizioni in tempi e luoghi diversi. L'azione dei tifosi si aggiunge così agli eventi passati che l'hanno vista protagonista. 
Forse rileggendo l'opera a ritroso, si scopre che il suo fascino si cela proprio nelle pieghe di questo binomio: la pars costruens dell'artista e la pars destruens dello spettatore.


Aggiornamento 22/05/2011: Conto "salato" per la Montagna di Paladino. Consultate il post cliccando qui.
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