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martedì 4 giugno 2013

di Unknown

Biennale Arte 2013 | Francesco Bonami intervista i visitatori della Biennale e nelle librerie esce il suo ultimo libro

Alla Biennale di Venezia si aggirava tra i padiglioni un intervistatore d'eccezione. Trattasi di Francesco Bonami, direttore della cinquantesima Biennale di Arti Visive di Venezia del 2003, quando Massimiliano Gioni, molto probabilmente, era solo un assistente.

Se non conoscete lui personalmente, di sicuro conoscete i suoi libri. Tanto per citarne alcuni: Dopotutto non è brutto, Si crede Picasso...
Almeno tre su cinque di voi lettori avrà sfogliato in libreria Lo potevo fare anch'io della Mondadori, e almeno due dei tre lo hanno comprato. Io sono tra i due che lo hanno acquistato e anche letto. 

Tutti almeno una volta nella vita, davanti a un'opera di arte contemporanea hanno pensato: "Ma come! Questa non è arte! Lo potevo fare anch'io!", e sicuramente in moltissimi lo avranno pensato anche dinanzi alle opere della kermesse veneziana di quest'anno. Ma Bonami, con stile irriverente e divertito, ci aiuta a capire perché un artista è considerato un artista, perché il critico ne santifica uno mentre ne manda all'inferno un altro, perché un'opera d'arte è un'opera d'arte, ma soprattutto perché non è vero che potevamo farlo anche noi.

Qualche tempo fa l'ex iena Pif, per la sua trasmissione "Il Testimone", andò da lui per farsi spiegare l'arte contemporanea e tutto il sistema che gli gira attorno. Come dire, il profano, il non addetto ai lavori, il non intenditore, che va dall'esperto. 
Questa volta, e proprio in occasione della 55. Esposizione internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, la situazione si ribalta e il signor Bonami, uno dei più autorevoli critici e curatori di arte contemporanea, nonché uno dei volti più solari e simpatici del settore, è andato a caccia di persone non addette ai lavori per intervistarle. 

Per vedere l'arte in mostra alla Biennale dal loro punto di vista, Bonami, è andato dal ragazzo al signore più in là con gli anni, dal semplice visitatore appassionato e dal visitatore casuale e sprovveduto di nozioni basilari e per questo forse il più veritiero nei giudizi, perché come scrive Bonami nel citato libro:
 "per godersi un'opera d'arte non occorre essere intenditori, basta avere una mente aperta". 
Noi lo abbiamo seguito per un po', prima di addentrarci nei meandri dei padiglioni. Eccovi le foto e un video che lo vedono impegnato durante le sue gentili quattro chiacchiere con un gruppo di visitatori.





Francesco Bonami in visita a "Il Palazzo Enciclopedico"

Francesco Bonami che intervista i visitatori

Francesco Bonami che intervista i visitatori
Per chi invece ha la fortuna di essere in quel di Milano, ed è un aspirante artista, proprio domani Bonami, di nuovo con Pif, presenterà il suo ultimo libro, uscito nelle librerie il 14 maggio scorso, dal titolo ancora una volta più accattivante che mai: Mamma voglio fare l'artista!

Questa volta a rispondere alle domande ci sarà l'esperto e il non esperto. Scommettiamo che ci sarà da divertirsi? L'appuntamento è al PAC alle ore 19,00. Qui trovate il trailer della presentazione del nuovo libro edito da Electa.


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giovedì 19 maggio 2011

di Unknown

"Adesso ci tocca anche Sgarbi...Or vi sbigottirà": prima puntata


Ci aspettavamo qualche uscita riguardo l'imminente Biennale o qualche accenno anche molto sporadico sull'arte contemporanea ed invece, forse anche giustamente, il suo nuovo programma televisivo Sgarbi l'ha pensato così.

Inizia con un’anteprima con le note di  Jannacci "Vengo anch’io no tu no", e il critico d’arte ripreso a Salemi tra il suo staff, nella sua casa, durante i preparativi per il programma. 
Poi la sigla vera e propria con le immagini del "Giudizio universale" di Michelangelo e travolgenti sequenze di catastrofi. Alla fine del filmato, è ancora musica, con "Il mio canto libero" di Battisti con tante bocche canterine, poi una bella capra sale sul palco.

La messa in onda è in diretta e Sgarbi tiene a precisare tutto riguardo le beghe dei giorni passati riguardo titolo e tema della trasmissione e stranamente mantiene la calma.



Con il passare dei minuti e l'affollarsi dei concetti qualche accenno d'ira si fa avanti. Come ad esempio quando si difende dalle ultime notizie sbattute sui maggiori quotidiani riguardo le presunte infiltrazioni di mafia nel comune di cui è sindaco, Salemi. 
La colpa ricade sulle dichiarazioni del suo ormai "amico nemico" Oliviero Toscani, per cui recita versi poetici. 

Per chi si aspettava urla e sberleffi, il critico ferrarese le offre su un piatto d'argento con un bel montaggio dei suoi storici litigi in TV.
Nel mezzo, una serie di liste spiegate dal conduttore, riguardo il tema della serata: "il padre".

Come padri personali: Federico Zeri e Francesco Cossiga,
Come padri della TV: il Renzo Arbore del "Quelli della notte", Walter Chiari e Buster Keaton.
Come padri della passione e amore per l'Italia: Leo Longanesi, l'Adriano Celentano della Via Gluk, Pier Paolo Pasolini, Carlo Vulpio e Cesare Brandi (in tempi e modi diversi tutti a difesa dell'Art. 9 della Costituzione Italiana e contro il deturpamento del paesaggio)

Fonte: Ansa.it

In tarda serata una bella predica televisiva del vescovo di Noto, Antonio Staglianò, invitato per parlare di "Dio", tema scelto in un primo momento, ma  poi scartato e sostituito con il tema "il padre"

Ad un certo punto il programma si fa delicato e molto personale e lì, lo ammettiamo, "ci ha sbigottito". Forse per il gusto del  curiosare in casa d'altri. 
E' entrato Carlo Sgarbi, figlio di Vittorio, ed in collegamento c'era Giuseppe Sgarbi, padre di Vittorio, per sgomitolare la matassa contorta dei loro legami e spiegarci cosa "non è" un padre. 
Infine l'intervento di Gavino Ledda, con il suo racconto sul padre padrone per spiegarci cosa "è" un padre.

Il tutto annaffiato dalle note di Morgan, prima con la colonna sonora de "Il Padrino" ricordando Nino Rota, poi con un tributo ad Umberto Bindi ed infine per i saluti "Marcondirondello", accompagnato da un coro di bambini.

Poca organizzazione, il tutto aveva il sapore dell'improvvisazione, i tempi televisivi non erano affatto rispettati e gli ospiti erano costretti a congedarsi da soli, a volte anche subendo le ire del conduttore. 
Se in TV questa formula delle Liste e dell'improvvisazione ci è piaciuta, la stessa formula alla Biennale proprio non ci va giù, ma, per un giudizio definitivo, dobbiamo aspettare i primi di giugno. 
Per ora cerchiamo di non farci influenzare dai giudizi critici in anteprima. Non siamo pecore, anzi "capre"!
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martedì 17 maggio 2011

di Unknown

Sgarbi factotum: liste infinite per la Biennale e programma televisivo su Raiuno

Me lo immagino nel suo studio. Una mano a stilar liste infinite (e gli altrettanti aggiornamenti) di intellettuali  da chiamare per selezionare gli artisti da portare all'imminente Biennale, con l'altra a destreggiar pensieri da far confluire nei suoi vivacissimi monologhi, cuore della trasmissione televisiva che andrà in onda da domani su Raiuno. 


Sgarbi ultimamente deve aver avuto un bel po' da fare. 
Sindaco di Salemi in carica, curatore del Padiglione Italia della 54. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia e, come se non bastasse, ha deciso di tornare in TV con un programma tutto suo dal titolo ancora incerto.

In un primo momento si era optato per "Il mio canto libero", ma  il critico d'arte, notizia di oggi, ha cambiato nuovamente titolo dopo una lunga settimana di scontri con il nuovo direttore generale della Rai, Lorenza Lei.
Il programma alla fine si chiamerà "Adesso ci tocca anche Sgarbi".
La Lei avrebbe avuto da ridire anche riguardo la scelta della messa in onda in diretta e il tema da trattare nella prima puntata.

Aldilà delle beghe, a cui un po' abbiamo fatto il callo con Sgarbi, non ci resta che aspettare le 21:10 di domani per saperne di più.

Nel frattempo continuiamo a chiederci come abbia fatto super Sgarbi a metter su sia un Super padiglione come quello che presto vedremo a Venezia e contemporaneamente un programma televisivo in prima serata su Raiuno.
Non sarà un po' stanco? E, soprattutto, c'è da chiedersi quale delle due iniziative ci rimetterà in termini di qualità.

Quanta energia...Sprecata!? 
Al Post (di domani)  l'ardua sentenza.

Intanto vi "tocca" il promo:


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