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lunedì 6 maggio 2013

di Unknown

Biennale Arte | Leone d'oro alla carriera a due artiste: Maria Lassnig e Marisa Merz

La 55. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia inaugurerà tra meno di un mese e nella laguna già spiccano due nomi: Maria Lassing e Marisa Merz
L'artista austriaca e l'artista italiana si aggiudicano i Leoni d'oro alla carriera della kermesse di quest'anno.
La decisione è stata presa da Cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta, su proposta del curatore della 55. Esposizione Massimiliano Gioni.

Paolo Baratta e Massimiliano Gioni

Eccovi le motivazioni

Maria Lassnig 
Maria Lessnig  (link foto)
“Per oltre sessant'anni Maria Lassnig ha indagato la rappresentazione del corpo e dell'individuo in una serie di dipinti che ritraggono l'artista spesso in uno stato di irrequietezza, eccitazione e disperazione. Con i suoi autoritratti Lassnig ha composto una personale enciclopedia dell'auto-rappresentazione e - attraverso quelli che chiama i "body-awareness paintings", ovvero i dipinti di “auto-coscienza corporea” - ha trasformato la pittura in strumento di auto-analisi e di conoscenza del sé. A novantatre anni Lassnig rappresenta un esempio unico di ostinazione e indipendenza che merita di essere celebrato con il riconoscimento del Leone d’Oro alla Carriera.”

Marisa Merz 
Marisa Merz,
living sculpture

(link foto)
“Dagli anni Sessanta Marisa Merz si è imposta come una delle voci più singolari dell'arte contemporanea. A partire dal suo lavoro svolto in parallelo ai protagonisti dell'arte povera, tra i quali Marisa Merz si distingueva per la riflessione sulla sfera dello spazio domestico e femminile, l’artista ha sviluppato un linguaggio personale in cui pittura, scultura e disegno si combinano per dare forma a immagini all’apparenza arcaiche e primordiali. In queste icone contemporanee, volti stilizzati affiorano alla superficie come apparizioni divine. Questa pittura epifanica, coltivata per anni in solitudine, ci invita a guardare il mondo a occhi chiusi, perché – come recitava il titolo di una mostra di Marisa Merz del 1975 – “A occhi chiusi, gli occhi sono straordinariamente aperti”.”

Non ci resta che attendere il 1 giugno per la consegna del premio.
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