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domenica 10 luglio 2011

di Unknown

Ti presento Serena Riglietti, matita italiana di Harry Potter

Serena Riglietti
In attesa dell'ormai imminente uscita nelle sale italiane dell'ultimo film Harry Potter e i doni della morte, parte 2, al cinema dal 13 luglio, ci piaceva l'idea di accogliere il maghetto quattrocchi più osannato dalla critica e dall'editoria, raccontandovi di un'italiana che lo conosce davvero a pennello.

Trattasi di Serena Riglietti, illustratrice italiana di Harry Potter fin dal 1998, ai tempi di Harry Potter e la pietra filosofale, primo volume della fortunata saga. 


Poi arrivarono anche Harry Potter e la camera dei segreti, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Harry Potter e il calice di fuoco, Harry Potter e l'ordine della fenice.

Ma la trascrizione grafica delle vicende raccontate non sono mai prive di inventiva e tracce personali. Ad esempio nel 1998 la prima copertina presentata alla Rawling, l'autrice, già si faceva notare per il copricapo scelto dalla Riglietti per il suo Potter. Dello strano cappello a forma di testa di topo non vi era alcuna traccia nel romanzo.

S. Riglietti, Harry Potter e la pietra filosofale

La Riglietti ha sempre da aggiungere ai personaggi che le sono proposti. E' quel pizzico di sale in più che rende speciale un piatto. Quasi come volesse fabulare anche lei, lasciando in libera uscita i pensieri fantastici che ognuno di noi fa quando la mente ancora non si scontra con i limiti imposti dal reale, quando si è ancora bambini. Ogni sua scelta però, sempre ponderatissima, nasconde sempre un perché. 
Lei stessa come si legge nella suo personal site, svela:
"Se i giochi dell’infanzia servono per conoscere il mondo, proseguirli ‘da grandi’ significa conoscere la libertà di inventarne altre versioni [...] Io disegno per raccontare con i segni, i simboli e le metafore, e li utilizzo come se fossero parole"
Oltre alla combriccola dei maghi in erba di Hogwarts, la disegnatrice marchigiana ha dato un volto e nuova forza visiva anche ad altri personaggi fiabeschi. 

S. Riglietti, Il mago di Oz

La sua matita ha solcato con dovizia di particolari i voli di un Peter Pan verso la sua Isola che non c'è, le cadute oniriche quasi metafisiche di un Alice nel Paese delle meraviglie, le peripezie di Dorothy nel mago di Oz e tante altre avventure di rocamboleschi attori dell'immaginario collettivo. 
Tutte opere nate dalla collaborazione con varie case editrici italiane e straniere fra cui Grimm Press, Simon e Shuster, Fabbri, Mondadori, Ta Chien Pubblishing e Salani (quest'ultima per Harry Potter).
Racconti visivi dell'artista tutti riuniti nella recente mostra "Da Peter Pan a Harry Potter - sogni e disegni di Serena Riglietti", allestita presso la Rocca di Gradara, da gennaio a maggio scorsi.

Della Riglietti ci piace il suo sguardo disincantato ed elegante, il suo tratto limpido e fresco, le sue connotazioni iconiche, che rendono riconoscibile ogni sua creatura, come fosse figlia adottiva di una madre premurosa.

Per saperne di più e gongolarvi tra le tavole dell'artista vi rimandiamo al suo official site (clicca qui)
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