15 maggio 2011, ore 18:00, giornata grigia, pioggia e nuvole su L'Aquila.
Una mastodontica scultura meccanica dai mille colori fa la sua comparsa in Piazza Duomo e come per magia la giornata cambia aspetto.
Ve lo presento: è "Il Mostro di Castelvecchio", opera di Anna Galtarossa.
Un potpurri di oggetti quotidiani dalle tinte sfavillanti. Uno strano essere coperto di stoffe, lane colorate, pompon, paillettes, frange.
Nonostante le previsioni meteorologiche il Mostro viene scaricato a terra, disimballato e preparato per l'evento. La pioggia continua ininterrottamente ma l'artista Anna Galtarossa non si perde d'animo e si da da fare per gli ultimi ritocchi alla sua creatura.
Il tutto è pronto, il tempo di dare poche e semplici istruzioni ai due ragazzi che entreranno nella scultura per metterla in moto e via...Si parte!
Un totem magico che cammina per le vie del centro cogliendo di sorpresa i passanti che, senza accorgersene, si organizzano in una sorta di processione.
Il Mostro, buono ovviamente, emana allegria dappertutto.
In una città come L'Aquila, con il suo bel carico di malumore, ogni passo è un invito a reagire e a rimettere in moto i sogni.
Tra visione onirica e bellezza barocca, il mostro urla disperato buon umore.
Non è la prima volta che la creatura multicolore esce allo scoperto. I suoi primi passi li ha mossi in quel di Verona. L'artista stessa ci spiega come sia nata l'opera:
"Verona non è molto abituata all'arte contemporanea quindi ho cercato di fare un progetto per coinvolgere la città un po' di più ed ho pensato che il modo più semplice sarebbe stato entrare direttamente nella città e non restare chiusi nei musei"
Il Mostro oltre che a Verona è già stato in diverse città italiane ma qui a L'Aquila si respira un'atmosfera diversa. Il desiderio di infondere felicità è più sentito. E quasi per magia dopo i primi insicuri passi, anche il cielo smette di piangere e per un attimo regala un sorriso di luce, giusto il tempo di un giro in piazza.
Anna Galtarossa, classe 1975, vive e lavora tra S. Pietro In Cariano (VR) e New York. Lavora con la galleria Spencer Brownstone di New York, dove nel 2004 realizza la sua prima personale, in occasione della quale pubblica il suo primo libro City. Nel 2005 espone l’opera Kamchatka a Viafarini. Nel 2007 inizia la sua collaborazione con l'artista argentino Daniel González nei progetti Chili Moon Town Tour, galleggiante e itinerante città dei sogni che debutta come progetto speciale per México Arte Contemporáneo e Homeless Rocket With Chandeliers, Lambrate, Milano, una gru di 30 metri, utilizzata quotidianamente. Nel 2008 partecipa alla seconda Triennale di Torino curata da Daniel Birnbaum.
La passeggiata del Mostro è il primo di tre appumtamenti concepiti all'interno del progetto "L'Aquila l'identità del contesto" a cura di Francesca Referza e Maria Rosa Sossai.
Seguiranno Il progetto site - specific di Francesco Arena che sarà un invito a coltivare la consapevolezza dell’identità, così come la ricerca di Margherita Moscardini che indagherà le relazioni architettoniche e formali tra memoria e luogo, sollecitando le capacità percettive dello spettatore.
Eccovi il video dell'evento.
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