martedì 23 novembre 2010

di Unknown

Not only Contemporary Art: una domenica ai Musei Capitolini

Spesso giro per Musei, Gallerie, Fondazioni, alla scoperta di news o arte già da manuale ma sempre e comunque contemporanea. 
Domenica ho fatto un cambio di rotta e ho scelto di fare un giro nel cuore di Roma. Cuore antico politico e artistico: il Campidoglio. 
Lo sapevate che il Museo Capitolino è il Museo pubblico più antico al mondo?

La nascita dei Musei Capitolini viene fatta risalire al 1471, quando il papa Sisto IV donò al popolo romano un gruppo di statue bronzee di grande valore simbolico. Le collezioni hanno uno stretto legame con la città di Roma, da cui proviene la maggior parte delle opere. Il Museo fu però aperto al pubblico solo in seguito all'acquisizione della collezione di statue e ritratti del cardinale Albani ad opera del papa Clemente XII, che lo inaugurò nel 1734.
Lupa Capitolina
V sec. a. C., bronzo
Mi dilungherei troppo nel parlare di tutte le collezioni oggi visibili nei Musei Capitolini. Ve ne sono davvero tante. A queste si aggiungono molte opere frutto degli scavi archeologici di Roma, la Pinacoteca e le mostre temporanee (se riuscite ad andare prima del 5 dicembre troverete esposto in pompa magna, nella Sala degli Arazzi in Palazzo dei Conservatori, un bozzetto di Michelangelo: "I due lottatori").
Il mio vuol essere solo un invito a tralasciare ogni tanto inaugurazioni e conferenze stampa di una "Contemporary Rome" e volgere il nostro sguardo "all'Antiqua Roma". Ripartire dalla fondazione, dalla Lupa Capitolina, da Romolo e Remo, tanto per esagerare.
Il problema delle città artistiche, per Roma soprattutto, è per chi ci vive. Abitua lo sguardo alla bellezza straordinaria dei suoi monumenti dimenticandone l'eccezionalità. Ho sentito di gente che vive da anni a Roma e ancora non ha visto la Cappella Sistina, ma gironzola tranquilla tra aperitivi d'arte e vernissage ad invito. Buffo? Io direi un po' triste.
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