
Il 4 dicembre Roma ha finalmente inaugurato i nuovi spazi del Macro, creati dall’architetto francese Odile Decq.

A pian terreno, dal foyer di rosso e nero vestito, vista cielo, siamo invitati ad entrare nel white space della Sala Enel in cui il Macro ha allestito l’opera vincitrice della quarta edizione dell’Enel Contemporanea Award 2010. L’esposizione ha inaugurato il nuovo spazio.
E “The winner project is” Are you really sure that a floor can’t also be a ceiling?
Prima di entrare un’assistente di sala ci invita a non utilizzare il flash nelle foto e a far attenzione a non calpestare le farfalle fuggite dal parallelepipedo di vetro.
Avete capito bene, parlo di farfalle, farfalle vere. Il duo Bik Van der Pol (Liesbeth Bik e Jos Van der Pol) nel suo lavoro ha pensato di inserirne di ogni specie. Le farfalle sono “indicator species”. Sono particolarmente sensibili ai cambiamenti ambientali. E come non pensare al cosiddetto “butterfly effect”, metafora che racchiude in sé il concetto di dipendenza sensibile dalle condizioni iniziali nell’ambito della teoria del caso, e cioè che piccole differenze nelle condizioni iniziali di un sistema dinamico possono produrre grandi variazioni nel comportamento a lungo termine del sistema.


Il visitatore è invitato ad entrare nel parallelepipedo in vetro, membrana simbolica creata tra spazio interno e spazio del museo. Una sorta di ecosistema uomo/natura sottovuoto.
Uscendo dalla Sala Enel, ritorniamo nella sala d’ingresso. Come una grande altalena bloccata dai montanti in ferro, l’ottagono rosso accoglie il visitatore e lo fa accomodare per un po’, un attimo prima di scegliere da quale parte riprendere il cammino. Una serie di piccoli ponti, in bilico tra le trasparenti mura in vetro e le opache mura nere, ruotano e segmentano lo spazio. Da più porte è possibile accedere agli spazi galleria che accolgono la collezione del Macro vecchia e recente che per l'occasione ha selezionato una serie di opere che riflettono intorno alla figura umana. Dalla galleria il percorso si ricongiunge con il vecchio corpo di fabbrica.

Per le mostre e le opere della collezione esposte in questo periodo al Macro vi terremo aggiornati nei prossimi post. Per ora godetevi le foto che catturano l'architettura della Decq e il lavoro premiato da Enel Contemporanea, ma vale la pena andare di persona.
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